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14/03/10

City Car, la soluzione ai problemi di traffico





La City Car, un progetto del MIT Media Lab, è un veicolo impilabile e pieghevole che mira ad alleviare il traffico urbano nel quale perdiamo tante ore della nostra vita. Queste macchine dovrebbero essere affittabili nei maggiori centri di trasporto come gli aeroporti e le stazioni ferroviarie, e risolverebbero il problema degli spostamenti da questi luoghi alla destinazione finale dando agli utenti un modo veloce e low-cost di lasciare i loro veicoli tutti insieme. Le macchine stesse pare saranno estremamente agili, dato che sono in grado di girare attorno a un punto e di muoversi lateralmente per i parcheggi in parallelo. Solo il tempo ci potrà dire se queste macchine avranno più o meno successo .

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i pattini in linea




-Inizialmente solo una moda, i pattini in linea – o roller-blade – sono presto assurti a sport popolare. Sono circa un milione gli svizzeri che ne possiedono un paio e che praticano questa disciplina avventurandosi regolarmente nel traffico stradale. Il divertimento su otto ruote racchiude quindi anche pericoli: ogni anno con i pattini in linea si feriscono in media 10 000 persone. Tra i problemi principali l'eccessiva velocità e il lungo spazio di frenata, come hanno dimostrato i crash test della Axa Winterthur.
Con i pattini in linea si può facilmente raggiungere una velocità di oltre 30 chilometri orari, ma il tempo di frenata è molto lungo. In caso di incidente ciò ha spesso conseguenze nefaste, come spiega Anton Brunner, responsabile dell'infortunistica alla Axa Winterthur: «I pattini in linea hanno uno spazio di frenata tre volte superiore a quello della bicicletta. Una caduta ad alta velocità provoca un forte impatto con l'ostacolo incontrato o con il terreno, causando spesso ferite anche gravi». Brunner raccomanda dunque di non limitarsi ad esercitare la velocità, ma anche le diverse tecniche di frenata e il comportamento in caso di caduta. I principianti possono ad esempio frequentare un corso in una delle 35 scuole svizzere per pattini in linea. Ricevere lezioni e consigli da un esperto vale sicuramente la pena, poiché i metodi autodidattici – calzare i roller-blade e andare a tentativi – racchiudono rischi troppo elevati, come asserisce l'Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni (upi) in un rapporto pubblicato nel 2003.
Secondo il rapporto dell'upi, le ferite alle mani e alle braccia sono di gran lunga le più ricorrenti, rappresentando oltre un terzo di tutti gli incidenti. Ciò è in particolare dovuto al fatto che mani e braccia vengono spesso utilizzate per parare una caduta. Anche la percentuale di ferite alla testa (12%) è ancora molto elevata. «Il novanta per cento di chi riporta ferite alla testa non indossava il casco al momento dell'incidente», osserva Anton Brunner. «L'utilizzo sistematico di un casco ridurrebbe notevolmente sia il numero sia l'entità delle ferite alla testa». Stando all'upi, un infortunio subito praticando uno sport costa in media circa 11 000 franchi e quindi i 10 000 infortuni con roller-blade registrati ogni anno generano costi sociali elevati.

Fino a poco tempo fa i pattini in linea erano ammessi solo sui marciapiedi e non sulle piste ciclabili, questione abbastanza controversa in considerazione della talora elevata velocità di chi pratica questo sport. Nell'agosto 2002 l'Ordinanza sulle norme della circolazione stradale (ONC) è stata adeguata e oggi è possibile pattinare con i roller-blade anche sulle piste ciclabili e sulle strade secondarie poco trafficate.

 Tuttavia molti automobilisti percepiscono le persone coi pattini in linea come pedoni e, spesso, ne valutano erroneamente la velocità, talvolta molto elevata. Sulle strisce pedonali, agli incroci e nei luoghi con poca visibilità il rischio d'incidente è dunque particolarmente alto.
Se ci si infortuna andando in roller, l'assicurazione contro gli infortuni copre sia le spese mediche sia quelle ospedaliere. Inoltre un elemento molto importante di questa assicurazione è l'inclusione delle conseguenze in caso di invalidità, ad esempio se un brutto incidente comporta un'incapacità lavorativa permanente. La maggior parte della popolazione è assicurata obbligatoriamente contro gli infortuni tramite il proprio datore di lavoro. Questa copertura risponde anche in caso di infortuni subiti durante il tempo libero, a condizione che il rapporto di lavoro sia di almeno otto ore la settimana. In base alla Legge sull'assicurazione contro gli infortuni (LAINF) non sono coperti in particolare i bambini, le persone senza un'attività lucrativa e i pensionati. Chi non è affiliato tramite il datore di lavoro all'assicurazione contro gli infortuni obbligatoria nel quadro della sua attività professionale, può stipulare un'assicurazione contro la perdita di guadagno, un'assicurazione in caso d'invalidità o un'assicurazione in caso di decesso presso la propria cassa malati o una compagnia assicurativa privata.
Le persone in roller-blade non devono però assicurare solo se stesse. Una svolta improvvisa, ad esempio, può causare una collisione dalle conseguenze funeste. A seconda delle circostanze, se nell'incidente è coinvolto un terzo l'entità dei danni può assumere dimensioni inaspettate. È quindi consigliabile stipulare un'assicurazione di responsabilità civile privata, che di regola viene sottoscritta nel quadro dell'assicurazione economia domestica e risarcisce i danni economici della terza persona nonché eventuali altri danni fino a concorrenza della somma di garanzia convenuta.
L'assicurazione di responsabilità civile privata e l'assicurazione contro gli infortuni non tutelano solo contro i rischi che si incorrono praticando sport, ma anche contro quelli della vita di tutti i giorni. Questo non giustifica però i comportamenti sconsiderati. In caso di cosiddetta 'negligenza grave' l'assicurazione di responsabilità civile privata può esercitare un'azione di regresso, mentre l'assicurazione contro gli infortuni obbligatoria può in parte ridurre le proprie prestazioni. «Con i pattini in linea si commette un atto di negligenza grave se, per esempio, una persona non sufficientemente capace su una strada in pendenza, fortemente trafficata, non è più in grado di frenare e causa un incidente», spiega Thomas Lang, responsabile Sinistri delle Assicurazioni di veicoli a motore alla Axa Winterthur. Tuttavia è possibile stabilire se si tratta effettivamente di colpa grave o meno solo nel singolo caso.
Consigli

La sicurezza con i pattini in linea: i 10 consigli della Axa Winterthur

■Indossate l'intero equipaggiamento protettivo: casco, protezione per i gomiti, le ginocchia e i polsi.
■Attenzione principianti: gli infortuni possono verificarsi anche solo provando i pattini.
■Vale la pena frequentare un corso di roller-blade in una scuola specializzata. Imparate così non solo a pattinare, ma anche a frenare.
■Esercitatevi nei luoghi dove non minacciate nessuno, per esempio sui parcheggi vuoti, nei cortili o sulle superfici appositamente riservate a questo sport.
■Le tecniche di frenata come il "Kneeing" e il "Ride the Grass" vanno esercitate. Mentre pattinate valutate sempre le possibilità di una frenata d'emergenza.
■Se le strade sono bagnate rinunciate ad andare in roller-blade.
■Quando pattinate mantenetevi sulla destra e superate sulla sinistra.
■Mantenete una distanza sufficiente dai pedoni e dai ciclisti. Prestate particolare attenzione ai bambini e alle persone anziane.
■Valutate correttamente le vostre capacità: chi si sopravvaluta è più suscettibile di provocare incidenti.
■Al crepuscolo e quando è buio, indossate indumenti appariscenti con lampeggianti o accessori catarifrangenti.

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LEGGI ANKE
http://cipiri1.blogspot.it/2010/03/i-pattini-in-linea.html


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02/03/10

Perché usare la bicicletta in città




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Una recente ricerca che ha interessato diverse città europee ha dimostrato che il 50% degli spostamenti motorizzati in città copre una distanza compresa tra 3 e 5 km e il 30% è inferiore a 2 km. Ciò significa che parecchi automobilisti anziché spostarsi in auto potrebbero usare la bicicletta, che è vincente sulle corte distanze. Infatti un tragitto di 3 km, in bicicletta, si percorre in un quarto d’ora netto, comprese le operazioni di parcheggio.
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