loading...

07/11/18

Di quanto si sono ingrandite le Automobili in 50 anni

Cinquant'anni fa bastavano 475 mila lire (4.700 euro di oggi) per comprarsi una Fiat 500

Dal 1968 l’offerta di modelli è quintuplicata: prima gli italiani sceglievano quasi solo automobili italiane, ora puntano al comfort e soprattutto alla velocità. Grandi differenze nelle dimensioni

Cinquant'anni fa bastavano 475 mila lire (4.700 euro di oggi) per comprarsi una Fiat 500, l’auto più richiesta dell’epoca; oggi la vettura più economica tra quelle più "gettonate" è la Dacia Sandero, che però parte da 7.450 euro, ben il 56% in più. L’evoluzione dell’automobile in Italia, negli ultimi 50 anni, non è però legata solo una questione di prezzo.

Stando a quanto riporta il sito DriveR, che ha confrontato le 20 auto più richieste dagli italiani nel '68 e le 20 più cercate sul web nel 2018, sono cambiati più volte anche i gusti, anche se poi ciclicamente sono tornati a essere gli stessi. In mezzo secolo l’auto si è allungata dell’11%, allargata del 18% e diventata anche più pesante del 57%. Se un’Alfa Romeo 1750 non andava oltre i 1.100 chili, oggi la Jeep Compass ne segna sulla bilancia 1.505.

Gli italiani sono innamorati di vetture sempre più voluminose e che corrono di più


Negli anni gli italiani hanno puntato al comfort
Gli italiani sono innamorati di vetture sempre più voluminose e che corrono di più: la velocità massima dell’auto media tra le più richieste è infatti aumentata quasi del 32%, passando dai 132 km/h del 1968 ai 174 km/h di oggi. Diminuiscono, grazie all'innovazione tecnologica, i consumi: il calo medio è stato pari al 26%.

In cinquant'anni l'offerta di modelli è quintuplicata


In cinquant'anni l'offerta di modelli è quintuplicata
Le 20 automobili nella classifica del ‘68 rappresentavano oltre il 20% dell'offerta delle case produttrici: nel 1968 erano in vendita 89 modelli, contro i 501 attuali; per numero di immatricolazioni, invece, quei 20 da soli erano l’85% del totale delle nuove vetture messe in strada. L’evidente concentrazione dell’offerta ha contribuito a rendere iconiche la Fiat 500 o l’Alfa Romeo Giulia GT Junior, ma non è stata sufficiente, forse, a far superare ad altre la prova del tempo: quanti, tra i più giovani, ricordano la Bianchina panoramica di Autobianchi.

Nel segno dell’amarcord si scopre che l'auto che, a listino, costava meno era la mitica Fiat 500, disponibile con sole 475 mila lire: una cifra, questa, che rivalutata in base all'indice dei prezzi al consumo ISTAT ammonta a poco più di 4.700 euro. Siamo davvero lontani dalla somma necessaria per comprare la più economica delle auto più richieste oggi, la Dacia Sandero, il cui prezzo di listino parte da 7.450 euro (ben il 56% in più).

la Dacia Sandero, il cui prezzo di listino parte da 7.450 euro


Se l’Alfa Romeo 1750, con un prezzo di listino di 1.865.000 lire, era la più costosa tra quelle considerate nell’analisi, oggi la più cara tra le 20 macchine più richieste in rete è la Peugeot 3008, che ha un prezzo di listino di partenza superiore ai 26 mila euro. I 1100 chili dell’Alfa Romeo 1750 la rendevano anche l’auto più pesante, ma erano nulla in confronto ai 1.505 kg della Jeep Compass di oggi. L’Autobianchi 500 Giardiniera era l’auto più ecologica dell’epoca e aveva una media di 5,2 l/100km, mentre oggi con 3,8 l/100km la Renault Kadjar è il modello che consuma meno.

50 anni fa il 8,5 auto su 10 erano Made in Italy
Impossibile non notare che nel 1968 gli italiani scegliessero prevalentemente marchi italiani: le prime cinque automobili erano FIAT e 8,5 auto su 10 erano prodotte da case nazionali. Uniche straniere in classifica erano la NSU Prinz IV, la Simca 1000, l’Opel Kadett, la Renault 4 e la Volkswagen 1200 , il mitico maggiolino.



.
Mi occupo di Creare le vostre pagine, disegnare loghi e marchi.  Posso realizzare biglietti da visita, personalizzare banner e clip animate.  Fornisco supporto e consulenza per realizzare Siti Internet,   blog personalizzati e pagine Social.  Servizio rivolto a Privati, Aziende, Agenzie, Enti,   Associazioni e Liberi Professionisti.
.

Mi occupo di Creare le vostre pagine Responsive, 
disegno loghi e marchi.
Posso realizzare biglietti da visita, 
personalizzare banner e clip animate.
Fornisco supporto e consulenza per realizzare Siti Internet,
 blog personalizzati e pagine Social.
Servizio rivolto a Privati, Aziende, Agenzie, Enti, 
Associazioni e Liberi Professionisti.


MIO SITO  :

SE HAI DOMANDE COMMENTA SOTTO QUESTO POST  O CLICCA LA FOTO ED ENTRI NEL MIO SITO

.

05/11/18

La Casa era costruita in mezzo al Fiume

La Casa era costruita in mezzo al Fiume

Sindaco Casteldaccia: casa era abusiva 
"La casa travolta dal fiume era abusiva e pendeva dal 2008 un ordine di demolizione del Comune che è stato impugnato dai proprietari dell'immobile davanti al Tar". Così il sindaco di Casteldaccia (PA), Di Giacinto, sull'immobile travolto dalla piena del fiume, in cui sono morte nove persone. "Da quanto ci risulta aggiunge il Tar non ha ancora provveduto, per cui la demolizione non è stata possibile". Ora la pratica sulla demolizione è sequestrata dalla Procura di Termini Imerese 
che indaga sulla morte delle 9 persone.


.
COSA TI PORTA IL 2018 ?


Leggi il Tuo 2018

.

16/08/18

Madonna fa 60 anni

 Sesso, soldi e record: tutti i segreti di lady Ciccone  Le frasi cult della popstar che voleva essere "più famosa di Dio"

 Sesso, soldi e record: tutti i segreti di lady Ciccone
Le frasi cult della popstar che voleva essere "più famosa di Dio"

Madonna da guinness dei primati. 
La cantante pop italo-americana ha venduto 350 milioni di dischi, più di ogni altra artista.
Solo negli Stati Uniti, nei suoi 39 anni di carriera, ne sono stati acquistati 95 milioni, contro i 65 venduti da Barbra Streisand.
Altro record, per l'artista e businesswoman che oggi 16 agosto compie 60 anni: il suo tour del 2010 (85 tappe, 400 milioni di incasso) è stato il più seguito di tutti i tempi. Ventinove album pubblicati, 10 « Billaboard award» ricevuti, sette «Grammy» ed un Golden Globe, ha avuto due mariti, due figli naturali e quattro adottati, per un totale di sei pargoli.

Fu vera gloria, la sua? I critici musicali non le hanno riservato inchiostro intinto nel miele. Talentuosa o no, a Madonna Louise Ciccone va riconosciuto il merito di essersi inventata come prodotto musicale e di essere riuscita e vendere il prodotto medesima trasformandolo in una multinazionale. Enigmatica, criptica, fredda o calda (chi lo sa), sciupamaschi e sciupafemmine, si è rivelata di rado e forse - intimamente parlando - solo nel film «W.E. Edward e Wallis», che ha diretto. Vale la pena conoscerla attraversando i concetti espressi (e quelli che le vengono attribuiti) dalla pop star negli anni perché tentare di capire il fenomeno di culto che l' accompagna
 è come provare di ballare sull'architettura.

Bella o brutta? «Sembra incredibile ma riuscivo a farmi corteggiare anche quando ero cicciona»

Pazza per il sesso «Tutti probabilmente pensano che io sia una ninfomane che parla in modo incoerente, che abbia un insaziabile appetito sessuale, 
mentre la verità è che preferirei leggere un libro».

Toy boy «I giovani a letto non sanno quello che fanno ma lo fanno tutta la notte»

Volere è potere? «Un sacco di gente ha paura nel dire quello che vuole. Ecco perché non riesce ad ottenerlo».

Anche i ricchi piangono «I soldi ti fanno bella»

Fedeltà «Sono una donna fedele. Io gli uomini non li tradisco, li lascio».

La droga «L'idea che le droghe siano un'illusione, che possano farci sentire bene, e che si possa godere delle droghe non ha senso, perché alla fine diventiamo schiavi di esse, ci faranno solo del male e ci porteranno sul percorso sbagliato».

Aspirazioni «La mia aspirazione? Diventare famosa più di Dio» 
«E più importante apparire che essere»

Peccati «Ho molte fantasie erotiche sulle donne, e mi piace stare con le donne, ma mi ritengo soddisfatta soprattutto con un uomo».

Money, money «Il denaro mi interessa ma non farei niente solo per soldi. Più di tutto mi interessano le emozioni che posso trarre da quello che faccio. Tutto il resto ha un' importanza molto relativa».

Vivere o sopravvivere?
«Penso si debba sempre avere qualcosa in cui credere fermamente, aiuta a vivere».

L'amore «L' amore è emozione, il sesso è azione»

Il futuro «Viviamo in un periodo di trasformazioni gigantesche: magari potrei finire a dirigere un museo della scienza e della tecnica a Singapore».

Nudità «Io il nudo l'avevo sempre considerato arte, del resto a chi verrebbe in mente di giudicare "pornografico" Michelangelo?»

Sfide «Mi piace mettermi in situazioni scomode e rischiare» 


.
COSA TI PORTA IL 2018 ?


Leggi il Tuo 2018

.

01/08/18

Siti Internet e Blog Personalizzati

Siti Internet e Blog Personalizzati. Se vuoi Lavorare con Internet hai Bisogno di un Sito/Blog Contattami e Sarai On Line entro 24 ore. cipiri2008@hotmail.it

Cipiri: 
Siti Internet 
e
Blog Personalizzati

Siti Internet e Blog Personalizzati. Se vuoi Lavorare con Internet hai Bisogno di un Sito/Blog Contattami e Sarai On Line entro 24 ore. cipiri2008@hotmail.it
Se vuoi Lavorare con Internet hai Bisogno di un Sito/Blog
Contattami e Sarai On Line entro 24 ore.
cipiri2008@hotmail.it



Siti Internet e Blog Personalizzati. Se vuoi Lavorare con Internet hai Bisogno di un Sito/Blog Contattami e Sarai On Line entro 24 ore. cipiri2008@hotmail.it



Questo Sito è un Esempio
 con Pagine Responsive.


Questo Sito è un Esempio  con Pagine Responsive.

18/07/18

Nelson Mandela

Nelson Mandela è stato ed è il simbolo del Sud Africa, appellativo che si è conquistato in un'intera vita spesa alla lotta contro l'apartheid ed alla conquista della libertà per il suo popolo.


Nelson Mandela

Politico sudafricano, premio Nobel
DATA DI NASCITA
Giovedì 18 luglio 1918
LUOGO DI NASCITA
Mvezo, Sudafrica
SEGNO ZODIACALE
Cancro
DATA DI MORTE
Giovedì 5 dicembre 2013  (a 95 anni)
LUOGO DI MORTE
Johannesburg, Sudafrica

Un personaggio storico, una di quelle persone che in vita facevano già parte della leggenda, alla stregua di Mikhail Gorbaciov o Fidel Castro. Nelson Mandela infatti è stato ed è il simbolo del Sud Africa, appellativo che si è conquistato in un'intera vita spesa alla lotta contro l'apartheid ed alla conquista della libertà per il suo popolo. Quello che ha sempre colpito in lui è la sua statura morale e la convinzione con cui ha vissuto la propria vita in favore degli altri.

Figlio di un capo della tribù Thembu (e quindi, secondo il sistema di caste tribali vigente in Africa, di origini aristocratiche), Nelson Rolihlahla Mandela nasce il 18 luglio 1918. Dopo aver seguito gli studi nelle scuole sudafricane per studenti neri conseguendo la laurea in giurisprudenza, nel 1944 entra nella politica attiva diventando membro dell'ANC (African National Congress) guidando per anni campagne pacifiche contro il cosiddetto "Apartheid", ossia quel regime politico che favorisce, anche sul piano legale e giuridico, la segregazione dei negri rispetto ai bianchi.

Del 1960 è l'episodio che segnerà per sempre la vita del leader nero. Il regime di Pretoria, durante quello che è conosciuto come "il massacro di Shaperville", elimina volontariamente e con una proditoria operazione 69 militanti dell'ANC.

In seguito, mette al bando e fuorilegge l'intera associazione. Mandela, fortunatamente, sopravvive alla strage e riesce a fuggire. Raccolti gli altri esponenti rimasti in vita, dà vita ad una frangia militarista, decisa a rovesciare il regime e a difendere i propri diritti con le armi. Viene arrestato nel 1963 e dopo un procedimento durato nove mesi è condannato all'ergastolo.

La più alta testimonianza dell'impegno politico e sociale di Mandela la si ritrova proprio nel discorso pronunciato di fronte ai giudici del tribunale, prima che questi pronunciassero il loro verdetto: "Sono pronto a pagare la pena anche se so quanto triste e disperata sia la situazione per un africano in un carcere di questo paese. Sono stato in queste prigioni e so quanto forte sia la discriminazione, anche dietro le mura di una prigione, contro gli africani... In ogni caso queste considerazioni non distoglieranno me né altri come me dal sentiero che ho intrapreso. Per gli uomini, la libertà nella propria terra è l'apice delle proprie aspirazioni. Niente può distogliere loro da questa meta. Più potente della paura per l'inumana vita della prigione è la rabbia per le terribili condizioni nelle quali il mio popolo è soggetto fuori dalle prigioni, in questo paese... non ho dubbi che i posteri si pronunceranno per la mia innocenza e che i criminali che dovrebbero essere portati di fronte a questa corte sono i membri del governo".

Passano più di vent'anni e, malgrado il grande uomo sia costretto alla segregazione carceraria, lontano dagli occhi di tutti e dalle luci dell'opinione pubblica, la sua immagine e la sua statura crescono sempre di più nell'opinione pubblica e per gli osservatori internazionali.

Il regime tiene Mandela in gattabuia ma è sempre lui il simbolo della lotta e la testa pensante della ribellione. Nel febbraio del 1985, cosciente di questo stato di cose e ben consapevole che ormai non si poteva più toccare un tale simbolo, pena la ribellione di vasti strati dell'opinione internazionale, l'allora presidente sudafricano Botha offre a Mandela la libertà purché rinneghi la guerriglia. In realtà, l'accusa di sovversione armata, l'accenno alla guerriglia appunto, è solo un modo per gettare discredito sulla figura di Mandela, prospettando il fatto che fosse di base un personaggio predisposto alla violenza. Ad ogni modo Mandela rifiuta l'offerta, decidendo di restare in carcere.

Nel 1990 su pressioni internazionali e in seguito al mancato appoggio degli Stati Uniti al regime segregazionista, Nelson Mandela viene liberato.

Nel 1991 è eletto presidente dell'Anc, movimento africano per la lotta all'apartheid. Nel 1993 è insignito del premio Nobel per la pace mentre l'anno dopo, durante le prime elezioni libere del suo paese (le prime elezioni in cui potevano partecipare anche i neri), viene eletto Presidente della Repubblica del Sudafrica e capo del governo. Resterà in carica fino al 1998.

Nella sua breve vita politica ufficiale ha dovuto subire anche un'altra logorante battaglia. Trentanove case farmaceutiche intentarono un processo a Nelson Mandela portandolo in tribunale. L'accusa era quella di aver promulgato nel 1997 il "Medical Act", una legge che permetteva al Governo del Sud Africa di importare e produrre medicinali per la cura dell'Aids a prezzi sostenibili. A causa delle proteste internazionali che tale causa ha sollevato, le suddette multinazionali hanno poi deciso di desistere dal proseguire la battaglia legale.

Sul piano della vita privata, il leader nero ha avuto tre mogli. Della prima consorte, sposata assai giovane, si sa ben poco. La seconda è la celebre Winnie, impalmata nel 1958 e diventata grazie alla sua strettissima unione con il marito sia in campo civile che politico, "madre della nazione africana". Durante gli anni difficili del marito è stata tuttavia travolta da scandali di vario tipo, dal sequestro di persona all'omicidio. Nel 1997 i due si sono ufficialmente separati, con tanto di divorzio legale. Mandela però, sebbene ottantenne, si è poi risposato con la cinquantenne Gracia, vedova del presidente del Mozambico, assassinato in un incidente aereo organizzato dai servizi segreti del regime segregazionista bianco.

Nel giugno 2004, all'età di 85 anni, ha annunciato il suo ritiro dalla vita pubblica per passare il maggior tempo possibile con la sua famiglia. Il 23 luglio dello stesso anno, con una cerimonia tenutasi a Orlando (Soweto), la città di Johannesburg gli ha conferito la più alta onorificenza cittadina, il "Freedom of the City", una sorta di consegna delle chiavi della città. Nelson Mandela muore all'età di 95 anni il giorno 5 dicembre 2013.


.
COSA TI PORTA IL 2018 ?


Leggi il Tuo 2018

.

Gino Bartali: il campione che aiutò gli Ebrei a scappare dai Nazisti

Gino Bartali: il campione che aiutò gli Ebrei a scappare dai Nazisti

Gino Bartali: il campione che aiutò gli Ebrei a scappare dai Nazisti

Nato a Firenze nel 1914, Gino Bartali è passato dall’essere un semplice meccanico a diventare uno dei più apprezzati ciclisti della storia. Ha vinto il Giro d’Italia nel 1936, nel 1937 e nel 1946, e trionfato al Tour de France nel 1938 e nel 1948. Purtroppo, la seconda guerra mondiale lo ha bloccato all’apice della sua carriera: ma, per quanto suoni strano, è stato quello il momento in cui ha affrontato la gara più importante della sua vita.

Non era un segreto che Bartali non fosse entusiasta dell’ascesa del Partito Fascista in Italia. Rifiutò, infatti, di dedicare a Mussolini la sua vittoria al Tour del 1938, nonostante l’insistenza dei fascisti. Scelse, invece, di insultare gravemente il duce, portando i fiori destinati al vincitore del Tour in una chiesa. Aveva tutto da perdere, ma non esitò nemmeno un secondo alla richiesta del cardinale di Firenze, l’arcivescovo Elia Dalla Costa, di unirsi a una rete segreta che offriva un passaggio sicuro agli Ebrei e alle altre persone in pericolo.

Gino Bartali (1914-2000)

Gino Bartali (1914-2000)
Il movimento di resistenza trovò per lui un ruolo perfetto. Fingendo di allenarsi, diventò un corriere: Bartali trasportava fotografie e documenti d’identità contraffatti dentro e fuori da una stamperia segreta. Quando fu fermato dalle autorità collaborò, ma chiese ai soldati di non toccare la sua bicicletta perché era stata “creata per raggiungere la massima velocità possibile”. Raccontò, successivamente, che i documenti erano nascosti all’interno del telaio e del manubrio della bicicletta.

Ma questo, per Bartali, non era abbastanza. Si dice che una volta si presentò sulle Alpi con un rimorchio attaccato alla sua bicicletta, sostenendo che servisse per aggiungere un po’ di peso. In realtà conteneva un vano nascosto, all’interno del quale vi erano persone che Bartali stava trasportando attraverso controlli di frontiera. Nascose una famiglia ebrea, i Goldenberg, nella sua cantina, nonostante i tedeschi stessero uccidendo chiunque nascondesse ebrei.

Si stima che con le sue azioni abbia salvato la vita di centinaia di persone, ma fino a poco tempo fa nessuno ne era al corrente. Non è una sorpresa, visto che Bartali ha sempre esitato a raccontare questa storia anche a suo figlio Andrea, e che quando glielo rivelò gli ordinò prontamente di non condividerlo con altre persone.

“Quando chiesi a mio padre perché non potevo parlarne con nessuno, mi disse: ‘Devi fare del bene, ma non devi parlarne. Se ne parli, stai approfittando delle disgrazie altrui per il tuo guadagno’,” ha ricordato Andrea in un’intervista per The Guardian.

Gino Bartali sulla cima del Col du Tourmalet

Gino Bartali sulla cima del Col du Tourmalet
E quando Andrea fece notare a suo padre che le sue azioni erano indubbiamente eroiche, lui rispose: “No, no – voglio essere ricordato per i miei risultati sportivi. I veri eroi sono altri, quelli che hanno sofferto nella loro anima, nel loro cuore, nel loro spirito, nella loro mente, per i loro cari. Questi sono i veri eroi. Io sono solo un ciclista.”


.
COSA TI PORTA IL 2018 ?


Leggi il Tuo 2018

.

02/07/18

Il Tuo KamaSutra nel 2018

Il Tuo KamaSutra nel 2018


Zodiaco e Kama Sutra nel 2018

Il 2018 si rivela bollente per alcuni e un po’ meno per altri. 
Astri e sesso: le previsioni per il 2018 parlano chiaro. 
Tutto dipende dalle congiunzioni astrali! 
E’ noto che la permanenza dei pianeti lenti nel segno porta un po’ i sensi ad addormentarsi, 
a meno che non vi sia il transito di qualche pianeta veloce e stuzzicante come Marte o Venere.

Di che segno sei ?
I segni di fuoco potranno contare su un vigore noto e rinnovato, che interesserà soprattutto i primi giorni dell’anno. Si tratta di una situazione un po’ speciale, perché la passione degli arietini e dei 
sagittari sarà concentrata nei mesi di gennaio e di febbraio, mentre per i leoncini si rivelano grandi avventure nel periodo estivo, le previsioni del vostro oroscopo 2018 parlano chiaro.

I segni di aria, Gemelli, Bilancia e Acquario, potranno contare su una sessualità rinnovata, molto legata alle amicizie e quindi aperta ad incontri molto interessanti con vecchie conoscenze. Da 
settembre la sfera passionale delle bilancine subirà un piccolo arresto, a causa del transito di Giove, ma tutto si risolverà verso la fine dell’anno, con una sfera dei sensi completa e decisamente 
appagante.sesso e oroscopo 2018. Per quanto riguarda i segni d’acqua, Cancro, Scorpione e Pesci, si tratta di un vero e proprio tuffo nella passione. Gli astri scommettono infatti sulla sorte di 
questi abitanti dello zodiaco e riservano loro degli incontri bollenti, soprattutto per i pesciolini single che sapranno lasciare da parte la loro innata timidezza e lasciarsi abbracciare dal paradiso dei 
sensi. Che dire dei segni di terra, Capricorno, Vergine e Toro, che potranno conquistare e farsi conquistare durante tutto il corso dell’anno. Venere entra infatti in Capricorno fra gennaio e febbraio, 
decretando una vera e propria esplosione dei sensi, e nel segno della Vergine prima della fine dell’estate, rendendola in questo periodo fra i segni dello zodiaco più conturbanti.

Anche il Toro potrà gustarsi una Venere primaverile, in quanto è noto che questo segno sensuale entra nel proprio segno qualche periodo prima del proprio compleanno. Il risultato sarà un 2018 
molto interessante e vigoroso per i segni di terra, che potranno contare su una forza fisica rinnovata e su un ottimo aspetto fisico dal primo all’ultimo giorno dell’anno.

Scopri come andrà il sesso per il 2018: le affinità sessuali segno per segno per sapere come sarà la nostra vita sessuale da gennaio a dicembre 2018.
Cosa fare (e come): segno per segno guida allo zodiaco dell'eros tra predilizioni, tentazioni ed errori da non commettere mai.
L'eros segno per segno. L'ariete ama il petting, il leone predilige il ménage à trois, la vergine ha bisogno di una soundtrack, con l'acquario vade retro volgarità. Per raggiungere l'orgasmo ecco che 
vengono in aiuto (anche) le stelle a consigliare come comportarsi con il partner nell'intimità. Cosa non fare a letto e come eccitarlo, su cosa optare tra le lenzuola (o senza) quando scoprite con che 
segno avete a che fare. Eccovi una guida pratica che potrebbe aiutarvi.


Il Tuo KamaSutra nel 2018

Il dominio di Marte, rende questo segno molto sensibile e reattivo agli stimoli erotici, così l’orgasmo rischia di essere raggiunto troppo velocemente. Eppure il segno non disdegna ogni forma di 
petting, anche perché è generoso e si preoccupa della soddisfazione del partner.
Cosa non fare: evitate di far pesare che siate voi a condurre il gioco. Lasciate che sia l’Ariete a farlo, o a credere di poterlo fare. 
Come eccitarlo: ama essere provocato e sfidato dalla trasgressione in ogni forma
 purché intensa...continua a leggere


Il Tuo KamaSutra nel 2018

Benvenuti nel segno che incarna il piacere della materia, e ovviamente il sesso non fa eccezione. Il Toro adora amoreggiare in modo classico, comodo, possibilmente in un luogo che lo metta a suo 
agio e che lo faccia stare tranquillo. Ha poi bisogno di calma e di concentrazione per dare libero sfogo alla sua passionalità.
Cosa non fare: durante l’amplesso meglio non dargli l’impressione di essere distratti o poco coinvolti, non lo sopporterebbe. È molto geloso. 
Come eccitarlo: lasciandogli spesso l’iniziativa e mettendolo 
sempre a suo agio... continua a leggere 



Il Tuo KamaSutra nel 2018

Il sesso, come ogni altra attività, da queste parti viene vissuto come qualcosa da respirare anche a livello mentale, senza mai trascurare la componente cerebrale. Perché pure l’amplesso è una 
sorta di scoperta, un’avventura. Fondamentale, per questo segno, percepire la sessualità come stimolo alla curiosità. 
Cosa non fare: non date l’impressione di vivere il vostro incontro come qualcosa di scontato, che non lasci alcuno spazio alla fantasia e all’immaginazione. Perché è un segno che ha bisogno di 
andare lontano con il pensiero. 
Come eccitarlo: alimentate ogni tipo di fantasia erotica ma in modo sempre
 intelligente e intrigante...continua a leggere  



Il Tuo KamaSutra nel 2018

Inguaribili romantici, i nati di questo segno vivono il sesso come una naturale estensione del sentimento che, tuttavia, sanno cogliere in modo estremamente caldo e passionale. Trattateli con 
delicatezza, in modo gentile e estremamente affettuoso, perché loro hanno un disperato bisogno di sentirsi amati e desiderati. 
Cosa non fare: tutto (o quasi) è concesso purché si rispetti la loro privacy, qualcosa per cui non ammettono deroghe o eccezioni.
Come eccitarlo: le cose mai messe troppo in mostra lo intrigano e lo stuzzicano, 
evitate di ostentare... continua a leggere 


Il Tuo KamaSutra nel 2018

Il Leone ha sempre bisogno di sentirsi il vero protagonista di ogni situazione, e la camera da letto non fa eccezione. Non si tratta di egoismo o di disinteresse verso il partner (al quale dedicherà 
invece molta attenzione), solo avrà bisogno di collocarsi al centro dell’attenzione, di essere il vero oggetto del desiderio. 
Cosa non fare: non fategli mai credere che l’accoppiamento sia per voi qualcosa di scontato o abitudinario, invece ogni volta inventate qualcosa di speciale lasciandolo, però, 
sempre al centro del gioco.
Come eccitarlo: si dice che una sua fantasia erotica ricorrente sia farlo a tre, ma guai a sfidare la sua possessività. Deve decidere lui...continua a leggere 



Il Tuo KamaSutra nel 2018

Il nome del segno evoca, già in partenza, un rapporto non sempre facile e lineare con la sessualità. Perché nella Vergine è sempre presente una forma di pudore atavico, qualcosa che esige 
comunque misura, buon gusto e un’igiene quasi maniacale. Non trascurate la sua vera e propria avversione per le secrezioni corporali.  
Cosa non fare: non imponetegli di fare o di non fare ciò che desidera. La Vergine ha bisogno di esplorare il corpo del partner per dare forma al piacere. 
Come eccitarlo: la Vergine si sente a suo agio in un ambiente pulito, possibilmente profumato, con musica in sottofondo e non troppa luce...  continua a leggere



Il Tuo KamaSutra nel 2018

Ogni cosa è piacere, è divertimento, è stupore. La Bilancia, però, tende a dare la precedenza ad altre componenti della sessualità come ad esempio la stabilità delle relazioni e lo stimolo che da, 
esse, ne riceve. La seduzione non deve necessariamente portare all’atto fisico ma può essere semplicemente una preziosa conferma. 
Cosa non fare: alla larga da tutte le cose o dai comportamenti dozzinali. Ben vengano invece le cose raffinate, i profumi ricercati, un modo di fare leggero e mai eccessivo. 
Come eccitarlo: intrigate la Bilancia con un modo di fare che sia brillante, intelligente e elegante. Il segno da moltissima importanza ai dettagli estetici...continua a leggere  




Il Tuo KamaSutra nel 2018

Benvenuti nel regno del segno più sexy che ci sia. Perché lo Scorpione vive la sessualità come forma irrinunciabile dell’essere, e lo testimonia la forza intensa e seducente che esprime in ogni 
istante, il gusto dark per le cose torbide, per il tradimento e l’intrigo. Costante la fantasia erotica che lo rende un partner speciale. 
Cosa non fare: cercate di non dirgli troppe volte di no. Il suo impulso sessuale ha, infatti, bisogno di esprimersi liberamente e non sopporta proprio i rifiuti.  
Come eccitarlo: maliziosamente, lasciategli credere che non ha capito qualcosa, che gli state nascondendo una verità. Tenetelo acceso con la curiosità...continua a leggere 



Il Tuo KamaSutra nel 2018

Da buon segno di fuoco, non mancano in lui la giusta dose di passione e di calore. Tende a sedurre con una certa facilità grazie alla sua apertura e al suo modo amichevole e cordiale di 
comportarsi. Ma guai a pretendere tutto e subito da lui, perché il Sagittario ama, sopra ogni cosa, la leggerezza della libertà.  
Cosa non fare: la sua grande carica erotica si dice lo porti ad essere un segno facilmente conducibile all’orgasmo. Così non amerà chi ci rinuncia o tarda eccessivamente.   
Come eccitarlo: ha bisogno di essere provocato in maniera molto esplicita per poter accendere la scintilla che non si spegne mai in lui... continua a leggere 




Il Tuo KamaSutra nel 2018

Lento e avveduto, il Capricorno non sempre è un segno facile e veloce nell’approcciare la sessualità. Il suo è un modo di muoversi che ci va piano, avendo bisogno di capire che la persona che ha 
davanti faccia al suo caso. Poi però dimostrerà di possedere l’esaltazione di Marte dando prova di una intensità erotica davvero notevole. 
Cosa non fare: evitate di inondarlo di emoticon, di messaggi a effetto, di frasi strappacuore copiate magari da qualche sito. Lui non ama le cose che esagerano per dolcezza, perché si sentirebbe 
goffo e incapace di comportarsi in modo adeguato.     
Come eccitarlo: lui non ha bisogno di cose troppo originali o inaspettate. Ben venga una situazione di grande tranquillità e comodità, perché lui ha già scelto... continua a leggere



Il Tuo KamaSutra nel 2018

Si dice che questo sia il segno meno interessato al sesso e dintorni. In parte è vero, ma attenzione a non scambiare il suo disinteresse verso le cose troppo materiali per inappetenza sessuale. 
Adora la componente mentale del rapporto, quella fatta di giochi, di preliminari e di seduzione leggera. Ha bisogno di entrare in punta di piedi nel vostro letto.
Cosa non fare: alla larga dalle passioni più volgari e scontate come la gelosia senza senso o ogni forma di possessività, tutte energie che si porrebbero subito in conflitto 
con il suo amore per la libertà.     
Come eccitarlo: seducetelo con tecniche e preliminari sempre leggeri, sussurrati, accennati. Lasciate che si accenda un po’ per volta... continua a leggere




Il Tuo KamaSutra nel 2018

Questo è il segno per cui tutto può essere divertente e eccitante purché abbia un senso. La sua componente d’acqua li rende sicuramente ottimi e intensissimi amanti, capaci di grandi cose. La loro 
infallibile intuizione saprà sempre soddisfare il partner dandogli ciò di cui ha bisogno, soprattutto durante l’amplesso. 
Cosa non fare: non imponetegli di decidere o di prendere l’iniziativa. Fate invece in modo che i Pesci arrivino, senza quasi accorgersene, all’intimità. In questo modo non avranno accumulato 
tensione e sapranno dare il massimo.      
Come eccitarlo: facendogli sentire la vostra presenza e coprendolo di attenzioni senza però schiacciarlo. Non fategli mancare mai la musica... continua a leggere 



Il Tuo KamaSutra nel 2018


Il Kama Sutra consta di 36 capitoli, organizzati in sette libri e 64 parti, ognuna delle quali scritta da un esperto nel rispettivo campo.

Il Kama Sutra contiene un totale di 64 posizioni sessuali anche rappresentate con immagini. Hanno diversi nomi, come ad esempio quelli degli animali o delle azioni degli animali. Vatsyayana 
credeva che ci fossero otto modi di fare l'amore, moltiplicati per otto posizioni per ognuno. Nel libro queste sono note come le 64 Arti. Il capitolo che elenca le posizioni è il più famoso e per questo è 
spesso scambiato per l'intera opera.

Tuttavia, solo circa il 20 per cento del libro è dedicato alle posizioni sessuali. Il resto è una guida su come essere un buon cittadino e parla delle relazioni fra uomini e donne. Il Kama Sutra descrive 
il fare l'amore come un'unione divina. Vatsyayana credeva che il sesso in sé non fosse sbagliato, a meno che non lo si facesse frivolmente. Il Kama Sutra ha aiutato le persone a godere dell'arte del 
sesso in maniera più profonda e può essere considerato una guida tecnica al godimento sessuale, oltre a provvedere ad una descrizione dei costumi e delle pratiche sessuali dell'India di quei tempi.

Il Kama (in sanscrito piacere o benessere) non è infatti percepito come un peccato, ma è uno dei quattro scopi della vita (purushartha).

Se ti e' piaciuto questo post condividilo con gli amici 
o mettilo tra i preferiti 
per poterlo consultare ad ogni nuova occasione ...

.

14/06/18

Le Autostrade Italiane sono le più costose d’Europa

Le Autostrade Italiane sono le più costose d’Europa


In Germania, Olanda e Belgio le autostrade sono gratuite. In Austria l’abbonamento annuale alla rete autostradale costa 87,30 euro l’anno per gli automobilisti e 34,70 per i motociclisti. In Italia con 34 euro si percorrono 400 chilometri. In Svizzera l’abbonamento costa 40 franchi l’anno, circa 38,12 euro. In Francia il sistema di pedaggi è simile al nostro, ma meno caro: Parigi-Lione sono più o meno 450 chilometri, €19,80 in moto, €33,30 in auto. In Italia la tratta Ventimiglia-Bologna, chilometraggio equivalente, costa 40,50 euro. In Spagna le autostrade si chiamano Autovie e sono gratuite; solo per le Autopistas si paga. In Slovenia il costo dell’abbonamento annuale
 è di 55 euro per i motociclisti, di 110 per gli automobilisti.
In Italia con questa cifra si può percorrere una volta la Milano-Napoli andata e ritorno.

Efficienza
La rete italiana (e quella francese che però vanta una rete di oltre 9.100 chilometri contro i nostri quasi 7.000) ha scelto un sistema di pedaggi basato sui caselli. Un sistema che in molti Paesi europei è giudicato antiquato e oneroso in termini di costi di progettazione, costruzione, personale per la riscossione (dove non sono automatici) e assistenza. Inoltre i caselli consumano corrente e producono incolonnamenti quando il traffico è intenso.

Concessioni
Oltre ai mille chilometri gestiti da Anas, per gli altri seimila chilometri le concessioni sono 26, ma quasi il 70% se lo spartiscono da anni due gruppi. Si tratta del Gruppo Atlantia (Benetton), che controlla Autostrade per l’Italia e che gestisce oltre 3.000 chilometri, e del Gruppo Gavio, che gestisce oltre 1.200 chilometri. Insieme coprono i tre quarti circa del mercato. Gli altri 1.650 chilometri sono gestiti da società controllate da enti pubblici locali e da alcuni concessionari minori.

La concorrenza
Dopo continui richiami sul tema della concorrenza, Bruxelles ha messo il dossier sul tavolo della Commissione. Un anno fa lo Stato italiano è stato deferito alla Corte di giustizia per non avere messo a gara la realizzazione dei lavori della Civitavecchia-Livorno, prorogando la concessione alla Società autostrada Tirrenica Spa, partecipata al 99% dall’Atlantia dei Benetton. Ma l’appoggio ai signori delle autostrade è sempre stato bipartisan. A partire dagli anni Novanta sono state rinnovate molte concessioni, sia da governi di destra che di sinistra, mediante proroghe anche di oltre vent’anni e senza gare pubbliche. La contropartita è la promessa di investimenti: però se si va a vedere nell’ultima relazione attività del Ministero dei Trasporti si scopre che succede il contrario. Per l’anno 2016 il valore degli investimenti è pari a 1.064 milioni di euro, il 20% in meno rispetto all’importo a consuntivo dell’esercizio precedente.
Anche la spesa per le manutenzioni è calata del 7% rispetto al 2015.

La gallina dalle uova d’oro
Il fatturato del 2017 del settore autostradale è stato di quasi 7 miliardi e l’83% dei ricavi arriva dai pedaggi. Le concessioni generano per lo Stato canoni complessivi di oltre 841 milioni (dati 2016). Un business ricchissimo per i privati, e non a caso la famiglia Benetton è in testa nella classifica delle cedole che le società quotate staccheranno nel corso del 2018, con quasi 377 milioni di dividendi. I 97 milioni in più rispetto all’ anno scorso sono in gran parte frutto della partecipazione in Atlantia, che ha ulteriormente alzato la posta della distribuzione ai soci portandola da 0,97 a 1,22 euro per azione (ovvero quasi 63 milioni in più nella cassaforte della famiglia). Arrotonda l’incasso dei Benetton la partecipazione in Autogrill (il cui dividendo è passato da 0,16 a 0,19 euro per azione).

I lavori «in house»
L’affidamento dei lavori a società controllate dai concessionari è un mercato stimabile intorno ai 3,5 miliardi di euro. Le società che lavorano di più «in house» sono Itinera del gruppo Gavio e la Pavimental del gruppo Benetton, cioè Autostrade per l’Italia. La riforma dei lavori pubblici e il Codice degli appalti 2016 aveva previsto, a partire dal 18 Aprile 2018, l’innalzamento dal 60% all’80% della quota obbligatoria dei lavori da mettere a gara. Era uno scherzo: nell’ultima legge di bilancio la soglia è stata riportata al 60%.

Le tariffe
L’attuale regime di proroga prevede l’incremento annuo dei pedaggi del 2,75% (oltre il doppio dell’inflazione), un tasso che la Commissione ha chiesto di ridurre allo 0,50%. Molto alta la remunerazione del capitale investito dai concessionari, prevista dalle leggi italiane ancora in vigore: un tasso di interesse del 7,95% all’anno. Mentre sul denaro che chiedono in prestito
 (fra cui a cassa Depositi e Prestiti) pagano l’1,7%.

La decisione dell’Europa
Il 17 maggio 2017 l’esecutivo Ue ci aveva ricordato per l’ennesima volta «che la proroga di una concessione equivale a una nuova concessione» e dunque deve essere messa a gara. Dopo una trattativa durata un anno, il 27 aprile 2018 anche l’Europa, tramite il Commissario alla Concorrenza Margrethe Vestager, si è arresa accettando un compromesso: disco verde in cambio di 8,5 miliardi di investimenti delle concessionarie italiane. Il piano, accolto in base alle norme dell’Ue sugli aiuti di Stato, prevede la proroga delle due maxi concessioni detenute da Autostrade per l’Italia (Benetton) e da Società Iniziative Autostradali e Servizi (Gavio).
Il rinnovo delle concessioni dovrebbe consentire ai Benetton di portare a termine tempestivamente la cosiddetta «Gronda di Genova», mentre la Sias (Gavio) finanzierà gli investimenti necessari per concludere i lavori dell’autostrada Asti-Cuneo A33. In sostanza: Autostrade per l’Italia che già vantava una concessione rinnovata in automatico fino al 2038, con il consenso dell’Ue se la vede allungata fino al 2042. Mentre quella di Gavio sulla A4 Torino-Milano gestita da Sias, che scadeva nel 2026, è stata prorogata al 2030. Altre concessioni scadono addirittura nel 2046 (Sat S.p.A.) o nel 2050 (Sitaf S.p.A., Società Italiana Traforo Monte Bianco).

Di Milena Gabanelli


.
COSA TI PORTA IL 2018 ?


Leggi il Tuo 2018

.

17/05/18

Il ciclismo non causa problemi di erezione e infiammazione alla prostata

La Bicicletta Fa Bene alla Salute

"Il ciclismo non causa problemi di erezione e infiammazione alla prostata", 
sentenziano gli esperti. "La buona notizia per gli amanti delle due ruote arriva da un lavoro pubblicato a marzo sul 'Journal of Urology' e guidato ricercatori del Dipartimento di Urologia dell'università della California di San Francisco. E' il più ampio studio comparativo condotto fino a oggi in materia, che ha preso in considerazione quasi 4 mila maschi - 2.774 ciclisti e due gruppi di controllo che non andavano in bici, cioè 539 nuotatori e 789 runner - per vedere se chi praticava ciclismo avesse più problemi nella funzione sessuale o urinari, come precedenti indagini avevano suggerito. La ricerca, data numerosità del campione, confuta i lavori precedenti: non è emersa nessuna differenza tra ciclisti e non ciclisti, neppure tra chi praticava questo sport ad alta intensità, ovvero oltre 3 volte a settimana per almeno 25 miglia al giorno (circa 40 km, ndr), 
e chi invece lo faceva solo come hobby. 
Addirittura, gli 'irriducibili' delle due ruote avevano una funzionalità erettile
 superiore a quella di chi pedalava meno".


LEGGI ANCHE

Fare tanto sesso non causa il cancro alla prostata,
il testosterone non fa male al cuore;
andare in bicicletta non aumenta le probabilità di 'flop' a letto.
Anche sulla salute sessuale e la fertilità dell'uomo circolano...
  http://cipiri3.blogspot.it/2018/05/sesso-e-fertilita.html


.
COSA TI PORTA IL 2018 ?



.

04/05/18

Giro d'Italia : ecco tutte le tappe




Giro d'Italia, 
si comincia: 

prima tappa al via con la Cronometro Individuale di Gerusalemme (9,7 km).
Per la prima volta nella storia del ciclismo, il Giro parte al di fuori dei confini europei.

Il primo corridore nella Crono sarà Fabio Sabatini (Quick-Step Floors) alle 13:50, mentre l’ultimo corridore, Tom Dumoulin (Team Sunweb), partirà alle 16:45 (vedi l'ordine di PARTENZA).

Ecco le 21 tappe del 101esimo giro.

Tappa 1 (9,7 km) GERUSALEMME - Tappa breve, molto mossa e articolata. È una sequenza di numerosi saliscendi con cambi di direzione senza un attimo di respiro vista anche la brevità del percorso. Pochi sono i tratti in cui si può tenere a lungo la posizione, le capacità di guida saranno importanti permettendo di mantenere la massima velocità lungo tutto il percorso.




Tappa 2 (167 km) HAIFA-TEL AVIV - Tappa per ruote veloci. Si svolge prevalentemente su strade ampie, pianeggianti e con pochi cambi di direzione. A metà l'unico GPM a Zikhron Ya'aqov (città fondata nel 1882 da Edmond Rotschild in memoria del padre James (Yakob)) al termine di un piccolo muro. Arrivo molto veloce attraverso Tel Aviv e Jaffa.


Tappa 3 (229 km) BE'ER SHEVA-EILAT - È la tappa del Deserto del Negev. Si toccano i luoghi di Ben Gurion (fondatore di Israele) e in particolare Sde Boker dove è sita la sua tomba. Si attraversa il Ramon Crater (il più grande al mondo erosivo circa 40 km di ampiezza) dove il "muretto" di circa 1200 m in uscita costituisce il GPM di giornata. Arrivo presumibilmente in volata a Eilat località balneare sul Mar Rosso

Tappa 4 (191 km) CATANIA-CALTAGIRONE - Tappa molto mossa e costellata di difficoltà con numerosi saliscendi attraverso le asperità del sud della Sicilia. Due i GPM classificati, ma molte di più le salite compresa quella finale che porta nella parte alta di Caltagirone. La città viene attraversata nella sua parte centrale passando vicino a luoghi famosi come la Scalinata di Santa Maria del Monte tutta rivestita di ceramica multicolore.

Tappa 5 (152 km) AGRIGENTO-SANTA NINFA nella Valle del Belice.

Tappa 6 (163 km) CALTANISSETTA-ETNA - Primo arrivo in salita del Giro 2018. Prima parte mossa con passaggi in Enna e Piazza Armerina come preludio alla scalata finale. Da Paternò si sale per 25 km con pendenze a crescere. Dopo Ragalna inizia la vera salita (inedita) su strada stretta attraverso parchi e colate laviche fino all'Osservatorio Astrofisico. L'osservatorio Astrofisico, che si trova circa 3 km prima del Rifugio Sapienza (già arrivo di più tappe), è la stazione montana dell'Osservatorio di Catania intitolata a M.G.Fracastoro che ne fu direttore a fine anni '50.

Tappa 7 (159 km) PIZZO-PRAIA A MARE - Tappa interamente sulla statale 18 destinata alle ruote veloci del gruppo. Si percorre quasi tutta la costa tirrenica della Calabria da Pizzo fino a Praia. Passaggio nell'abitato prima di arrivare al rettilineo di 3 km del Lungomare. Nessun GPM in questa tappa, come per le crono e la tappa finale. Stesso arrivo del 2016 dove vinse in solitaria Ulissi senza però il muro al 18% di via del Fortino, da Scalea si resta sempre sulla ss.18 nuova senza il tratto molto articolato di S.Nicola Arcella percorso nel 2016.

Tappa 8 (208 km) PRAIA A MARE-MONTEVERGINE DI MERCOGLIANO - Secondo arrivo in salita e 5a volta di Montevergine in questo secolo. Dopo la costa Lucana del Tirreno si attraversa il Cilento e si costeggiano le spiagge fino a Salerno da dove si inizia a salire costantemente fino all'ascesa finale del Santuario. Alle 5 volte degli anni 2000 va aggiunto l'arrivo del 1962 [Desmet].

Tappa 9 (224 km) PESCO SANNITA-GRAN SASSO D'ITALIA (Campo Imperatore) - Terzo arrivo in salita. Tappa molto lunga e mossa caratterizzata soprattutto dalla lunghissima ascesa finale. Montagna Pantani il Gran Sasso (Campo Imperatore) è una salita interminabile (inedita salvo gli ultimi 6 km) di quasi 45 km spezzata da un falsopiano centrale tale che saranno aggiudicati un GPM a Calascio (primi 15 km circa) e uno all'arrivo. Prima di questi anche Roccaraso è una salita classificata GPM. Per pochi metri Campo Imperatore cede la Cima Coppi al Colle delle Finestre. Il Gran Sasso è stato arrivo 4 volte di una tappa del Giro, ma nel 1985 si arrivò quasi 1000 m più in basso a Fonte Cerreto.

Tappa 10 (239 km) PENNE-GUALDO TADINO - È la tappa più lunga del Giro 2018 con i suoi 239 km. Da Penne si effettua una lunga traversata degli Appennini centrali, costeggiando il Gran Sasso da est e poi i Monti Sibillini fino all'Appennino Umbro. Innumerevoli le salite brevi, 3 classificate GPM, finale mosso per attaccanti anche se non è completamente esclusa la volata. A pochi km dalla partenza passaggio in Farindola e poco dopo accanto ai resti dell'Hotel Rigopiano (18.01.2017). Dopo Ascoli Piceno si toccano alcuni centri Marchigiani del cratere del Terremoto dell'agosto 2016.

Tappa 11 (156 km) ASSISI-OSIMO - Tappa mossa con salite medio lunghe nella prima parte e i classici muri Marchigiani nella seconda. Si scala il Passo del Termine (inedito) fino poi a raggiungere la Provincia di Ancona dove si scalano il Muro di Filottrano (città di Michele Scarponi) che presenta pendenze fino al 13-14% e e in sequenza due strappi molto vicini a Osimo fino all'arrivo finale nel centro storico medievale di Osimo già sede di 2 arrivi [87-Forest e 94-Argentin].

Tappa 12 (213 km) OSIMO-IMOLA - Tappa completamente pianeggiante lungo la ss.16 “Adriatica” prima e lungo la ss.9 via Emilia nel finale. Solo dopo il passaggio sull'arrivo si affronta un giro del circuito dei Tre Monti prima dell'arrivo per una probabile volata all'interno dell'Autodromo Enzo e Dino Ferrari, dove vinse Zakarin nel 2015 e Vittorio Adorni si laureò campione del mondo nel 1968.

Tappa 13 (180 km) FERRARA-NERVESA DELLA BATTAGLIA - Tappa quasi completamente piatta che attraversa da sud verso nord la Pianura Padana fino al Montello dove in un circuito di circa 30 km presenta alcune piccole asperità che non dovrebbero impedire la volata di gruppo finale. Nel finale si toccano alcuni dei luoghi simbolo della Grande Guerra a partire dal Piave e altri più moderni e attuali del vino. In fase di avvicinamento si attraversano zone del Polesine orientale che non venivano toccate da una tappa del giro da oltre 30 anni

Tappa 14 (181 km) SAN VITO AL TAGLIAMENTO-MONTE ZONCOLAN - Primo tappone alpino del Giro. In 181 km si scalano 5 GPM per circa 4400 m di dislivello. Si tocca il Monte di Ragogna con le sue pendenze elevate e poi negli ultimi 45 km si scalano Passo Duron, Sella Valcalda e Monte Zoncolan senza un metro di pianura. Per lo Zoncolan è il 6° arrivo, il 5° dal versante "monstre" di Ovaro. Sul Monte di Ragogna si sono risolti diversi Giri del Friuli primo fra tutti quello del 1990 dove Bugno si aggiudicò il titolo italiano. Il monte Zoncolan presenta nella prima parte pendenze fino al 22%. A Chialina (1.5 km prima dell'inizio salita) ci sarà il consueto pit-stop per passare dalle auto alle moto.

Tappa 15 (176 km) TOLMEZZO-SAPPADA - Tappa Dolomitica con 4 GPM, nessuno durissimo, ma nessuno facile. In particolare dopo Auronzo di Cadore si affrontano due salite inedite del Comelico (Passo Sant’Antonio e Costalissoio) con la quasi totalità dei km sempre sopra il 10%. Finale sempre in leggera ascesa. L'arrivo è situato a qualche centinaio di metri da quello del 1987 dove Stephen Roche conquistò la prima maglia Rosa del suo Grande Slam “Giro-Tour-Mondiale” di quell'anno impresa riuscita prima di lui solo a Eddy Merckx nel 1974.

Tappa 16 (34,5 km) TRENTO-ROVERETO - Cronometro per specialisti quasi completamente pianeggiante con lunghi rettilinei raccordati da ampie curve dove la velocità non diminuisce. Finale cittadino un po' più complesso, ma sempre molto veloce. Medie previste attorno ai 50 km/h, due i punti di rilevamento intermedio.

Tappa 17 (155 km) RIVA DEL GARDA-ISEO - Tappa con partenza in salita (non dura) con alcune lunghe gallerie fino al Lago di Ampola dove iniza la progressiva discesa verso il lago d'Iseo. Piccole risalite di cui Lodrino classificata GPM fino al primo passaggio sulla linea di arrivo. Circuito finale di quasi 20 km che attraversa tutta l'area del Franciacorta. Ultima tappa per velocisti prima della passerella finale di Roma.

Tappa 18 (196 km) ABBIATEGRASSO-PRATO NEVOSO - Tappa pianeggiante lunga quasi 200 km con salita "secca" finale. Lunghissimo avvicinamento attraverso la Pianura Padana e le Langhe fino a Mondovì dove la strada inizia a salire e quindi inizierà anche la lotta per la vittoria. Salita lunga con pendenze abbastanza pedalabili molto costanti. È la stessa salita che vide vincitori Tonkov (96) e Garzelli (2000) al Giro e Gerrans (2008) al Tour.

Tappa 19 (181 km) VENARIA REALE-BARDONECCHIA - Primo tappone delle Alpi occidentali. Presenta 4 GPM tutti con salite lunghe e impegnative. Dopo il Colle del Lys si affronta il Colle delle Finestre (Cima Coppi) con i sui 9 km sterrati. L'arrivo questa volta non è a Sestrière dove si transiterà, ma a Bardonecchia (Jafferau) dopo 7 km di salita al 9%. Lo stesso luogo dove nel 1972 Eddy Merckx riprese e staccò Josè Manuel Fuente che lo aveva attaccato. Nel 2013 durante la tappa di "emergenza" fu affrontato senza salite precedenti e arrivarono Santambrogio (poi squalificato) e Nibali che vinse il Giro.

Tappa 20 (214 km) SUSA-CERVINIA - Secondo Tappone delle Alpi Occidentali con 4500 m di dislivello suddiviso in sole 3 salite. Dopo una prima parte pianeggiante (anche se sempre a salire) entrati in Valle d’Aosta si affronta l'inedito Col Tsecore con i sui 3 km oltre il 12% nell'ultima parte e dopo una discesa veloce si affrontano St. Pantaléon e Cervinia senza un metro di respiro. Il Col Tsecore ha un nome molto "variabile", dall’orginale Col du Mont-Tseuc lo si trova nella versione italianizzata di Zuccore, ma anche Tzecore. Il Giro adotta quella della segnaletica stradale in loco che riporta "Col Tsecore".

Tappa 21 (118 km) ROMA - Passerella finale in circuito di 11.8 km da ripetere 10 volte nel centro di Roma. Si ripercorrono in gran parte le strade della crono 2009 come i Fori Imperiali, via Nazionale, via Sistina, Piazza del Popolo, via del Corso, via del Circo Massimo con il passaggio dalle Terme di Caracalla e dal Colosseo prima dell'arrivo (in volata probabilmente) ai Fori Imperiali.




.
COSA TI PORTA IL 2018 ?



.

28/04/18

Compro Oro : arriva il Registro Obbligatorio


Nuove Regole

Dieci articoli, con le misure e gli accorgimenti per rendere pienamente conformi alle norme sulla privacy le modalità tecniche di invio dei dati al Registro degli operatori compro oro: è il contenuto del parere che l'Autorità per la protezione dei dati personali ha inviato al ministero dell'Economia. Nei dieci articoli sono stabiliti, tra l'altro, la struttura del registro (composto di due sezioni: una ad accesso pubblico e una ad accesso riservato); le modalità di iscrizione degli operatori; l'obbligo della tempestiva messa a disposizione dei dati a Mef, Uif, Guardia di finanza, autorità giudiziaria.

Per assicurare il pieno rispetto dei principi di finalità e proporzionalità del trattamento e pertinenza dei dati - spiega la Newsletter dell'Autorità - il Garante ha chiesto al Mef di effettuare una selezione attenta dei dati da inserire nel registro. Lo schema attuale prevede infatti che nella sezione del registro ad accesso pubblico siano annotate e consultabili, indiscriminatamente, tutte le informazioni trasmesse dall'operatore al momento dell'iscrizione (dati anagrafici, residenza, codici fiscali, estremi dei conti correnti dedicati, indirizzi Pec per comunicazioni con l'Oam, l'Organismo degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi che gestisce il Registro).

Dati non tutti liberamente accessibili secondo il Garante: tra questi, ad esempio, gli indirizzi Pec, sicuramente utili all'Oam per contattare gli operatori, potrebbero essere conservati nell'archivio dell'Organismo senza essere resi «pubblici» tramite il registro. Per quanto riguarda poi la sottosezione ad accesso riservato - in cui, oltre ai dati di carattere generale, sono registrati anche gli estremi di provvedimenti sanzionatori, di sospensione dell'attività, di cancellazione dal registro - il Garante ha chiesto al Mef di specificare che l'accesso avvenga su connessione protetta e previa procedura di autenticazione e autorizzazione e di precisare le modalità, ora non indicate, di interfaccia con gli altri elenchi o registri tenuti dall'Oam.

.
COSA TI PORTA IL 2018 ?



.
loading...
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Elenco blog AMICI

Post più popolari