TORINO: Il sì ai ciclonudisti imbarazza Palazzo Civico. Il nome in inglese ha ingannato i funzionari:
"WORLD NAKED BIKE RIDE"
"WORLD NAKED BIKE RIDE"
A Torino cascano dalle nuvole. "Oddio, ma sono nudi? Ma l’hanno scritto sulla richiesta?" Certo che l’hanno scritto: «World Naked Bike Ride» ovvero "corsa ciclistica internazionale per nudisti".
All'Ufficio competente l'inglese lo masticano poco evidentemente così,senza battere ciglio, hanno autorizzato con tutti i crismi burocratici il «Ciclonudista», la manifestazione per pedalatori senza veli di sabato 12 giugno alle 14,30 . Gli uffici del settore Viabilità hanno concesso il via libera: tra otto giorni qualche centinaio di ciclisti sfilerà per la città senza vestiti.
Torino come Amsterdam? Potere ai ciclisti e abbasso i tabù? Ieri Palazzo Civico era chiuso, ma già serpeggiavano le prime battutacce e qualche malcelato imbarazzo. «Io non ne sapevo nulla e poi mica c’è bisogno di chiedere i permessi per una manifestazione ciclistica spontanea», diceva l’assessore alla Viabilità Maria Grazia Sestero. Ma questi sono nudi... «Ah. Ora mi informo».
All'Ufficio competente l'inglese lo masticano poco evidentemente così,senza battere ciglio, hanno autorizzato con tutti i crismi burocratici il «Ciclonudista», la manifestazione per pedalatori senza veli di sabato 12 giugno alle 14,30 . Gli uffici del settore Viabilità hanno concesso il via libera: tra otto giorni qualche centinaio di ciclisti sfilerà per la città senza vestiti.
Torino come Amsterdam? Potere ai ciclisti e abbasso i tabù? Ieri Palazzo Civico era chiuso, ma già serpeggiavano le prime battutacce e qualche malcelato imbarazzo. «Io non ne sapevo nulla e poi mica c’è bisogno di chiedere i permessi per una manifestazione ciclistica spontanea», diceva l’assessore alla Viabilità Maria Grazia Sestero. Ma questi sono nudi... «Ah. Ora mi informo».
Successo della manifestazione svestita in bici. Sabato 12 giugno, solo sei giorni dopo il Bike Pride, sono partiti in centinaia dal Parco del Valentino di Torino. Il video della partenza e le foto della ciclonudistica
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Seminudi in sella alle bici, a centinaia hanno attraversato oggi il centro di Torino nella giornata mondiale del 'World Nake Bike Pride', promossa in molte cità per protestare contro la dipendenza dal petrolio.
I ciclonudisti si erano dati appuntamento nel primo pomeriggio al parco del Valentino e poi sono passati in via Roma, tra la curiosità dei passanti che si sono fermati a osservare il gruppo.
Quasi tutti i ciclonudisti erano in costume da bagno o in pantaloncini e avevano coperte le parti intime, tranne qualche rara concessione di veli trasparenti e perizoma.
In Italia e Spagna prende il nome di CICLONUDISTA. WNBR non è un organizzazione, ma un giro in bici con nudita’ opzionale. Non c’è un ufficio capo o un amministatore, ma nasce dall’esigenza dei singoli individui di organizzarsi e unirsi sotto idee comuni. Sta a te partecipare. È una manifestazione internazionale dove i partecipanti si organizzano e si incontrano in massa su mezzi auto-alimentati (come bicilclette, pattini e skateboard) per protestare contro la dipendenza dal petrolio e celebrare il potere e l’individualità del corpo. La regola è “svestiti quanto ritieni opportuno”. Il nudo parziale o integrale è incoraggiato ma non obbligatorio. Altre espressioni creative sono altrettanto incoraggiate per creare una divertente e coinvolgente atmosfera durante la manifestazione, per catturare l’attenzione e l’immaginazioni dei passanti e dei media. Body art (come il body painting) sono creative forme di espressione, come anche costumi, decorazioni per bici, strumenti musicali rumorosi e impianti audio. Infatti prima del giro si ci raduna per dipingersi il corpo, suonare e giocare.
BISOGNA QUI FARE CHIAREZZA E SPECIFICARE: Con il termine mutanda si indica un capo d'abbigliamento (sia maschile che femminile), in genere fatto di materiali naturali come cotone, seta, pizzo oppure artificiali come nylon, lycra, tulle, da indossare a contatto con le parti intime. La mutanda ha forme diverse a seconda che sia maschile o femminile. Per gli uomini esistono due modelli di mutanda: gli slip (sgambati) e i boxer (a forma di pantaloncino, ma più attillati). Le donne utilizzano più tipi di mutande (che, in generale, nella loro versione femminile vengono chiamate "mutandine", indipendentemente dalle effettive dimensioni e dal modello): lo slip (simile a quelli da uomo) il tanga, uno slip estremamente sgambato, tanto da consistere, sui fianchi, in un semplice cordoncino o nastrino; il perizoma, diverso dallo slip per il fatto di essere costituito, nella parte posteriore, da una strettissima striscia di tessuto (o in un cordoncino); una volta indossato l'indumento, la parte posteriore si posiziona all'interno dell'incavo tra le natiche e viene quindi totalmente nascosto, lasciando quindi le natiche quasi interamente nude; la brasiliana, una via di mezzo tra slip e perizoma, caratterizzata dall'avere la parte posteriore costituita da un triangolo che copre solo una parte minima del deretano; la culotte, uno slip piuttosto alto che copre tutto il sedere ed eventualmente una parte delle cosce; può svolgere una blanda funzione contenitiva. le mutande di lana, che si distinguono, oltre che per il tessuto (la lana, appunto) anche per il fatto di scendere fino alle caviglie, indossate dai militari tra le mutande ed i pantaloni. Esistono inoltre vari tipi di guaina (un indumento contenitivo destinato e modellare e contenere vita, addome e sedere) aventi foggia di mutandina, sia con gamba, sia sgambate; esse sono appunto dette "guaina mutandina".
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COSA TI PORTA IL 2017 ?
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