Città caotiche, macchine che sfrecciano, smog che attacca grandi e piccini; insomma nelle nostre “City”, non si può dire che la vita sia verosimilmente a misura d’uomo e tanto meno a misura di bambino.
La natura e i suoi spazi incontaminati sembrano quasi chimerici e la voglia di vita salubre è nel cuore di tutti, ma qualcosa si può fare per migliorare la qualità del nostro vivere, piccole azioni del quotidiano da fare tutti insieme, papà e mamma e naturalmente i figli. Un bell’esempio è il Piedibus.
Di cosa si tratta? Semplice: lasciare a casa la macchina, e andare a scuola a piedi! È un modo semplice, rispettoso dell’ambiente e divertente: due adulti coprono il ruolo di autisti e di controllori e i bambini sono i passeggeri di questo pullman umano.
L’idea davvero carina e originale parte dalla Danimarca, ed è in generale comunque molto diffusa nei paesi del Nord Europa, oggi in Italia sono numerose le iniziative che mutuano questo progetto ecosostenibile e sano. Comuni, Asl, oppure istituzioni pubbliche supportate spesso da associazioni e dalle stesse scuole, curano il progetto.
Navigando nel Web è possibile trovare anche dei siti che ne parlano ampiamente, fornendo tutte le informazioni adeguate e utili per la messa in atto dell’iniziativa; ad esempio tra i siti più carini ci sono Piedibus, Genitori in rete, Terre di mezzo, tanti esempi pratici e esperienze raccontate da chi già lo adotta come mezzo locomotore a impatto ecologico zero.
Tante le città aderenti, ad esempio Milano, Bergamo, Modena, Torino, ecc.
Il Piedibus parte con un ritrovo ben specificato, tipo fermata vera del tram, ad esempio in una piazza o in una via particolare, si attendono tutti i “passeggeri” per l’ora decisa di partenza e poi si percorrono le strade scelte, con l’aiuto di genitori, o educatori, che conducono il Piedibus fino alla meta, cioè la scuola.
E’ un vero e proprio progetto di mobilità sostenibile, che fa risparmiare benzina alle famiglie, permette il passaggio ad esempio in vie del centro storico, spesso chiuse al traffico o particolarmente congestionate nelle ore di punta.
Dal punto di vista educativo è fondamentale, perché s’instilla nell’animo e nel cuore dei bambini e dei ragazzi una responsabilità civica e al contempo ambientale, si fa capire anche il concetto di risparmio, di economia della famiglia e si consolidano, camminando tutti insieme, le amicizie.
Nasce così per i bambini fin dal mattino la possibilità di trovarsi con i propri compagni di classe, e percorrere insieme la strada verso la scuola, nel modo più bello e divertente che possa esistere.
Per i genitori è una possibilità di dividersi i compiti, di decidere a turno quando fare “l’autista”, evitando che tutte le mattine siano le solite mamme o i soliti papà a prendersi questo compito e responsabilità.
Un altro aspetto da non tralasciare è anche la possibilità di fare del movimento, particolare molto importante, significa camminare magari dieci, venti, o trenta minuti tutte le mattine e bruciare qualche caloria, ma soprattutto disincentivare la pigrizia.
Per i bambini è una possibilità di vedere il proprio quartiere con calma e non con la fretta che di solito, si associa quando si è in auto, di crescere insieme ai compagni anche per ciò che concerne gli aspetti legati all’autonomia, al saper fare “quasi da soli”.
Inoltre, si possono iniziare a conoscere i vari cartelli, la segnaletica stradale, insomma di stimoli ne vengono fuori davvero moltissimi, primo fra tutti quello di stare in compagnia e accrescere il buon umore.
Partecipare a questa iniziativa comporta la presa in carico di responsabilità, poiché bisogna rispettare gli orari di partenza, farsi trovare lungo le fermate prestabilite per prendere parte del gruppo, indossare una pettorina visibile, non lagnarsi se piove o nevica, perché il Piedibus funziona con qualsiasi situazione meteorologica.
Gli adulti autisti e controllori hanno la responsabilità di verificare i presenti, di monitorarli, di controllare il buon procedimento del Piedibus.
Per avviare un progetto di Piedibus, bisognerà prima di tutto segnalarne il desiderio e la volontà al direttore didattico, organizzare delle assemblee per presentare meglio l’attività, coinvolgere tutti i genitori, fare indagini preliminari, mappare le zone e pianificare il percorso con fermate e orari.
Quando è tutto pronto, si può fare una bella festa di apertura della nuova attività e poi tutti in marcia!
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