Green clubbing:
il divertimento
che genera elettricità
Si moltiplicano le discoteche con dispositivi in grado di catturare l'energia prodotta dal ballo dei clienti. Ecco come saltando e dimenandosi si può dare una mano all'ambiente.
L'ultima tendenza, che sta rapidamente dilagando tra Stati Uniti, Gran Bretagna e Nord Europa, si concentra sull'attività di organizzare eventi, soprattutto nelle discoteche, prestando speciale attenzione al risparmio energetico e all'abbattimento delle emissioni inquinanti, senza rinunciare, beninteso, a edonismo, voglia di apparire e divertimento puro. La lista di chi reclama il primato dell'idea si allunga, ma i veri precursori del movimento risiedono a Rotterdam, nei Paesi Bassi: un gruppo di creativi, fondatori dell'organizzazione non governativa Enviu, aveva già progettato nel nel 2006 un sistema per convertire l'energia cinetica in energia elettrica.
L'operazione è resa possibile dalla tecnologia sviluppata all'interno del progetto VIBES (Vibration Energy Scavenging) finanziato dall'UE nel 2007: un micro-generatore, chiamato Mk2, è in grado di produrre energia tramite le vibrazioni dell'ambiente circostante, creando illuminazione e particolari effetti di luce. Il dispositivo, affiancato ad altri accorgimenti ecocompatibili, può permettere di abbattere del 50 per cento il consumo di elettricità.
L'effetto domino positivo è stato quasi immediato: il signor Smit, proprietario di un club, l'Off Corso, affascinato dall'idea ha immediatamente aderito al progetto mettendo a disposizione il suo locale, la cui pista è ora in grado di recuperare il flusso d'energia prodotta dal ballo dei suoi clienti. Accolta con straordinario entusiasmo, l'iniziativa 'verde' ha già coinvolto gli oltre mille 200 giovani che frequentano la sua discoteca. Un successo così strepitoso da spingere l'imprenditore pioniere a creare anche la Sustainable dance club (Sdc), società che promuove eventi a basso impatto ambientale, ma ad alto tasso di divertimento. Inutile dire che la febbre del 'ballo sostenibile' ha già sconfinato, contagiando Shangai, Berlino, Londra e New York.
Non è un caso, dunque, se la rinomata zona di Manhattan ha già visto il debutto, nel quartiere di Soho, del 'Greenhouse', locale notturno interamente 'verde', con 557 mq di materiale riciclato ed ecosostenibile: bar con banconi in vetro recuperato, bagni corredati di cosmetici naturali, arredi di legnami certificati, pavimenti e pareti in bambù, illuminazione a basso consumo. Ambizioso obiettivo del proprietario, quello di ottenere la severa certificazione ambientale statunitense, la Leadership in energy and environmental design (Leed).
Sulla stessa scia si è incamminata l'organizzazione londinese Club4Climate, presieduta da un fantomatico Doctor Earth, che dal suo sito cattura giovani, sfidandoli a divertirsi prestando un occhio all'ambiente. La sua ultima creazione è il Surya, locale aperto nella zona di King’s Cross che, avvalendosi per la sua pista di una miniturbina eolica e un impianto ad energia solare, sarà in grado di rendersi completamente autonomo a livello energetico in pochi mesi. Naturalmente, con la energica collaborazione dei suoi clienti…
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