Pace in Bici 6-9 agosto 2011
Al via la terza edizione di “Pace in Bici” (6-9 agosto 2011)
Sabato 6 agosto, 66° anniversario del bombardamento di Hiroshima, avrà inizio la terza edizione di Pace in Bici, iniziativa pacifista ed ecologica organizzata dai “Beati i costruttori di pace”.
Foto di http://www.comune.modena.it
Sabato 6 agosto, 66° anniversario del bombardamento di Hiroshima, avrà inizio la terza edizione di Pace in Bici, iniziativa pacifista ed ecologica organizzata dai “Beati i costruttori di pace”, associazione che da sempre ricorda con manifestazioni pubbliche i tragici eventi di Hiroshima e Nagasaki per abolire le atomiche dal pianeta. Da tre anni lo fa utilizzando lo strumento della bicicletta, per avvicinare in forma a misura d’uomo e non inquinante le comunità territoriali. «Pace in Bici vuole far leva sulla creazione di una coscienza a livello internazionale e nazionale che conduca a una partecipazione decisiva – spiega il presidente dell’associazione don Albino Bizzotto –. La maggioranza degli italiani nel Referendum del 12-13 giugno scorso si è espressa contro le centrali nucleari: è stato un importante segnale di quale valenza ed efficacia possa avere la partecipazione della società nel prendere decisioni fondamentali per tutti. Oggi arrivare a una Convenzione internazionale per l’abolizione delle armi nucleari è un impegno ineludibile».
Nel mondo ci sono ancora oltre 20.000 armi nucleari, uno spreco enorme di risorse che potrebbero invece essere usate per le necessità sociali. Oltre la metà degli Stati del mondo si sono espressi a favore di una Convenzione che metta al bando la ricerca, la produzione, il possesso e l’uso delle armi nucleari. Come è stato per i principali trattati di disarmo, solo una forte opinione pubblica riuscirà a convincere le grandi potenze ad accettare di sedersi al tavolo delle trattative: è avvenuto così per le Convenzioni che hanno messo al bando le armi chimiche e biologiche, e più recentemente per le mine antipersona e le bombe a grappolo.
«Per un futuro sostenibile non basta un comportamento cosciente e responsabile delle singole persone e delle piccole comunità: anche gli Stati devono uscire da un sistema di rapporti internazionali fondato sulla violenza armata – aggiunge don Bizzotto –. Le armi, quando vengono prodotte e usate, sono altamente inquinanti dei rapporti tra popoli e fra Stati e totalmente inefficaci per la risoluzione dei conflitti. Inoltre esse risultano fortemente tossiche per i territori su cui vengono utilizzate. Il disarmo è richiesto per un futuro sostenibile. L’eliminazione del nucleare militare è il primo passo».
L’iniziativa di Pace in Bici vuole inoltre esprimere solidarietà nei confronti delle vittime delle armi nucleari. Le vittime non sono solamente gli oltre 200.000 morti di Hiroshima e Nagasaki, ma anche le altre persone morte per le radiazioni da esperimenti o incidenti nucleari e le persone colpite da radiazioni ma “sopravvissute”. In Giappone si chiamano Hibakusha. Quest’anno si è arrivati alla definizione di “Hibakusha globale”, cioè rivolgersi e arrivare a tutte le persone che sopravvivono, portando le conseguenze delle radiazioni ionizzanti. Nella loro dichiarazione spiegano: «Usiamo il termine “Hibakusha globale” per definire tutte le vittime delle radiazioni in ciascuna fase della filiera nucleare: attività estrattiva, reattori nucleari, incidenti nucleari, costruzione e sperimentazione di armi nucleari, scorie. Riconosciamo che le popolazioni indigene hanno sofferto una forma di “razzismo radioattivo”, poiché i loro territori sono stati prescelti dalle grandi potenze per l’estrazione dell’uranio, per gli esperimenti e per i depositi di scorie. Le radiazioni ionizzanti sono un veleno tossico che danneggia il nostro DNA. Le radiazioni che possono essere trasportate nell’aria ed inalate, oppure penetrare nelle falde acquifere e nel pool genetico di ogni organismo vivente. Gli esperimenti nucleari hanno sparso il veleno radioattivo nell’acqua, nella terra e nell’aria. I reattori nucleari rilasciano radioattività nel corso della normale attività. I depositi di scorie radioattive aumentano in continuazione, e contengono tonnellate di plutonio che rimarranno tossiche per altri 250.000 anni».
«In questo 2011 abbiamo anche un altro obiettivo con la nostra Pace in Bici – conclude il presidente dei Beati i costruttori di pace –. Ad aprile a Hiroshima ci sono state le elezioni. Dopo tre mandati, il Sindaco Akiba non si è ripresentato. Molto aveva fatto Akiba per il disarmo nucleare nei 12 anni della sua amministrazione; aveva trasformato una piccola associazione, “Mayors for Peace” (Sindaci per la Pace), di poche decine di città, vittime delle più efferate azioni belliche, in una grande associazione internazionale di oltre 4.500 città, ascoltata e rispettata nei maggiori consessi internazionali. Il nuovo sindaco Kazumi Matsui ha dichiarato da subito che porterà avanti il programma con la stessa determinazione del suo predecessore. Tutti i sostenitori di “Mayors for Peace” gli vogliono fare un grande regalo: permettergli di annunciare il 6 agosto, nella ormai tradizionale Dichiarazione di Pace che il Sindaco di Hiroshima rivolge al mondo intero nell’anniversario del bombardamento della sua città, di aver raggiunto 5.000 adesioni di enti locali nel mondo.
Perciò a tutti gli Enti locali che saluteranno la carovana di pedalatori verrà consegnato un messaggio di “Mayors for Peace” e di ICAN, la Campagna per la messa al bando delle armi nucleari ».
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Il percorso di Pace in Bici 2011:
La cerimonia in memoria di Hiroshima si svolgerà a Rovigo, alle ore 8.15 del 6 agosto. Da lì si partirà alla volta di Padova passando per Villadose, Adria, Cavarzere, Cona - Pegolotte, Villa del Bosco, Pontelongo, Arzergrande, Piove di Sacco, Campolongo Maggiore, Sant’Angelo, Legnaro, Ponte San Nicolò.
Il 7 agosto il percorso inizia da Padova e passa per Cadoneghe, Vigodarzere, Campodarsego, San Giorgio delle Pertiche, Santa Giustina in Colle, Camposampiero, Loreggia, Piombino Dese, Trebaseleghe, Scorzè, Zero Branco, Quinto di Treviso, Treviso, Silea, Lanzago, per arrivare a Carbonera.
L’8 agosto da Carbonera si attraverserà Villorba, Spresiano, Giavera del Montello, Nervesa della Battaglia, Susegana, Conegliano, Vittorio Veneto, Cappella Maggiore, Cordignano, Caneva, Sacile, per arrivare a Pordenone.
La mattina del 9 agosto, dopo il breve percorso da Vallenoncello, la manifestazione si concluderà con la memoria del bombardamento di Nagasaki, alle 11 del 9 agosto, davanti alla base Usaf di Aviano che tuttora contiene alcune decine di bombe termonucleari.
La cerimonia in memoria di Hiroshima si svolgerà a Rovigo, alle ore 8.15 del 6 agosto. Da lì si partirà alla volta di Padova passando per Villadose, Adria, Cavarzere, Cona - Pegolotte, Villa del Bosco, Pontelongo, Arzergrande, Piove di Sacco, Campolongo Maggiore, Sant’Angelo, Legnaro, Ponte San Nicolò.
Il 7 agosto il percorso inizia da Padova e passa per Cadoneghe, Vigodarzere, Campodarsego, San Giorgio delle Pertiche, Santa Giustina in Colle, Camposampiero, Loreggia, Piombino Dese, Trebaseleghe, Scorzè, Zero Branco, Quinto di Treviso, Treviso, Silea, Lanzago, per arrivare a Carbonera.
L’8 agosto da Carbonera si attraverserà Villorba, Spresiano, Giavera del Montello, Nervesa della Battaglia, Susegana, Conegliano, Vittorio Veneto, Cappella Maggiore, Cordignano, Caneva, Sacile, per arrivare a Pordenone.
La mattina del 9 agosto, dopo il breve percorso da Vallenoncello, la manifestazione si concluderà con la memoria del bombardamento di Nagasaki, alle 11 del 9 agosto, davanti alla base Usaf di Aviano che tuttora contiene alcune decine di bombe termonucleari.
Per informazioni: tel. 049/8070522, 348/3323254, 340/4539749; e-mail: beati@beati.org; segreteria@beati.org.
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