MI DIVERTO: Irene Pivetti, Riciclaggio e Frode Fiscale

01/12/21

Irene Pivetti, Riciclaggio e Frode Fiscale

Si è da poco appreso che la Gip di Milano Giusy Barbara non ha convalidato il sequestro preventivo di 4 milioni di euro a carico dell'ex presidente della Camera Irene Pivetti e di un suo consulente, tra gli indagati per riciclaggio, autoriciclaggio e frode fiscale, effettuato nei giorni scorsi in un'indagine della Procura di Milano su una serie di operazioni commerciali - in particolare la compravendita di 3 Ferrari Gran Turismo - che sarebbero servite per riciclare proventi di un'evasione fiscale.

Come hanno reso noto fonti legali, è stato disposto il dissequestro e la restituzione della somma ai due indagati, a dimostrazione del fatto che fra magistratura inquirente e giudicante c'è la possibilità di avere convinzioni diverse, a tutela dell'indagato e di tutti noi cittadini.

Il sequestro preventivo d'urgenza risale allo scorso 18 novembre ed era stato eseguito contestualmente all'avviso di chiusura delle indagini nei confronti di Irene Pivetti e altre sei persone, ossia il consulente Pier Domenico Peirone, il pilota di rally ed ex campione di Gran Turismo Leonardo 'Leo' Isolani, la moglie Manuela Mascoli, la figlia di lei Giorgia Giovannelli,

il notaio Francesco Maria Trapani e un altro imprenditore.

L'importo che il pm aveva bloccato e che ora è stato restituito è di 3 milioni e mezzo riconducibili all'esponente leghista e 500 mila euro al professionista.

Da quanto si sa il gip non ha convalidato il sequestro in quanto non avrebbe condiviso l'impostazione giuridica della Procura, ritenendo che il reato presupposto ai fatti contestati

debba avere una diversa qualificazione.

Ora verificheremo gli sviluppi della vicenda, sicuri che solo la massima trasparenza potrà garantire l'accertamento della verità.

Così come si doveva dare risalto alla notizia del sequestro il 18 novembre passato, si deve fare lo stesso oggi che la notizia è il dissequestro, convinti che la giustizia possa fare efficacemente il suo corso e che il dibattimento sia la sede in cui si dovrà accertare l'eventuale commissione del reato.