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31/12/12

Wi-fi , biciclette e smart city

 

Wi-fi e biciclette, ecco le 10 migliori smart city del mondo


Tecnologie all’avanguardia, sprechi energetici dimezzati, rispetto dell’ambiente. E ancora: auto elettriche, biciclette e basse emissioni di polveri inquinanti. Se non avete ancora scelto la meta delle vostre vacanze, CoExist.com vi propone la classifica delle dieci migliori smart city del mondo, ovvero le città più "intelligenti" del pianeta. Con un vincitore inaspettato.

Tecnologie all’avanguardia, sprechi energetici dimezzati, rispetto dell’ambiente. E ancora: auto elettriche, biciclette e basse emissioni di polveri inquinanti. Se non avete ancora scelto la meta delle vostre vacanze, CoExist.com vi propone la classifica delle dieci migliori smart city del mondo, ovvero le città più "intelligenti" del pianeta. Che sembrano ancora più "smart", se si pensa che secondo gli esperti del mercato immobiliare queste città in futuro saranno più attrattive delle altre per la vendita delle abitazioni. Ecco la classifica stilata da Boyd Cohen:
1) Vienna. La capitale austriaca guadagna il gradino più alto del podio per la qualità della vita, le innovazioni tecnologiche e le politiche green messe in atto. Con programmi come Smart Energy Vision 2050, Roadmap 2020 e Action Plan 2012-2015, l’obiettivo è abbattere le emissioni di anidride carbonica soprattutto nel settore dei trasporti. E il bike sharing cittadino conta già 60 stazioni di servizio.
2) Toronto. La città nordamericana è un membro attivo del network di città Clinton 40 (C40), costituito dalle metropoli che intendono abbattere le emissioni di gas serra. E il settore privato ha accettato di collaborare all’iniziativa. Da poco nella città è partita anche una attività di riutilizzo dei gas delle discariche per l'alimentazione dei camion che trasportano la spazzatura.
3) Parigi. La capitale francese spicca in particolare per il suo servizio comunale di bike sharing, Velib. A questo è stato affiancato da poco un servizio simile di car sharing di vetture elettriche, Autolib, con 250 stazioni di rifornimento sparse per tutta la città.
4) New York. Qualità della vita a parte, la Grande Mela spicca soprattutto per la “digitalizzazione”. Tra le novità, IBM sta mettendo a punto un sistema informatico di comunicazione per prevenire gli incendi e velocizzare la riscossione delle tasse. Una scelta che, si calcola, porterà nelle casse di Michael Bloomberg circa 100 milioni di dollari in più in cinque anni.
5) Londra. La capitale inglese ha adottato già da tempo sistemi innovativi di sostenibilità, come la ben nota congestion charge e la chiusura del centro al traffico. Presto si insedierà anche un centro di ricerca sulle smart city all’Imperial College, per mettere a punto sistemi più efficienti nei trasporti, nella gestione della burocrazia, nel business e nel mondo accademico. Proprio qualche giorno fa, è stato annunciato l’avvio del network gratuito wi-fi più grande d’Europa.
6) Tokyo. Si tratta della prima città asiatica in questa lista. Lo scorso anno è stata lanciata l’idea di creare una smart city nei sobborghi della metropoli. Attraverso una partnership con Panasonic, Accenture e Tokyo Gas, nelle periferie aumenteranno le case dotate di pannelli solari, batterie ricaricabili e applicazioni a risparmio energetico connesse all’interno di una smart grid (cioè la gestione intelligente della rete elettrica che evita gli sprechi energetici attraverso la reditribuzione dei surplus). Nel cassetto dei giapponesi, ci sarebbero anche sistemi innovativi di mobilità sostenibile condivisa.
7) Berlino. In collaborazione con Vattenfall, Bmw e altri, la capitale tedesca sta testando tecnologie innovative nella speranza di creare un network intelligente di veicoli elettrici sul modello di Parigi.
8) Copenaghen. La città della sirenetta si sta muovendo per assumere in futuro un ruolo di primo piano tra le smart city. Entro il 2025 è stato annunciato l'abbattimento delle emissioni di CO2. Un obiettivo in apparenza semplice, visto che la maggioranza dei cittadini si sposta già in bicicletta.
9) Hong Kong. Nell’aeroporto cittadino è in via di sperimentazione l'identificazione tramite l’applicazione della tecnologia a radio frequenza. Molto diffuse sono le smart card: nei trasporti pubblici, nell’accesso alle biblioteche, per i parcheggi delle auto e per gli acquisti nei negozi.
10) Barcellona. La capitale catalana è pioniera nell’abbatimento delle emissioni di anidride carbonica. È stata tra le prime città a introdurre un'ordinanza sull’uso dei pannelli solari termici già dieci anni fa. Di recente è stato anche lanciato un progetto di diffusione delle auto elettriche, con la costruzione di colonnine di rifornimento in tutta la città.


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21/12/12

Riduciamo la velocità sulle strade delle nostre città


Riduciamo la velocità sulle strade delle nostre città .
Lanciata da

Secondo i dati INAIL, ogni giorno 57 pedoni sono coinvolti in incidenti stradali 2 dei quali perdono la vita; di questi il 35% viene investito sulle strisce pedonali. In totale fanno 730 pedoni morti all’anno.
Un pedone può essere ucciso dall’imprudenza, dalla disattenzione, dalla non curanza, in ogni caso dall’eccessiva velocità . Per rendersene conto basta pensare che investire una persona a 50, a 75 o a 100 km/h equivale a spingerla giù dal balcone del terzo, del settimo o del tredicesimo piano di un palazzo. Le possibilità di sopravvivenza ad un impatto di questo tipo non serve neppure calcolarle.
7.625 pedoni e 2.665 ciclisti uccisi in 10 anni sulle strade italiane sono un tributo troppo alto da pagare per l’ebbrezza della velocità ed è per questo che chiediamo che venga immediatamente introdotto il limite di velocità massimo di 30 KM/H in tutte le aree residenziali d’Italia, con eccezione delle arterie a scorrimento veloce.
Si stima che ridurre di un solo chilometro orario la velocità media nel nostro Paese farebbe diminuire la mortalità stradale del quattro per cento. Ridurre la velocità media di 20 km/h significa dimezzare i decessi sulla strada.
In cambio dovremo rinunciare alle brusche accelerazioni in città e a circa il 3% del nostro tempo di percorrenza.
Chiediamo solo di poter attraversare la strada ed essere sicuri di arrivare sani e salvi dall’altra parte. Non chiediamo troppo, vero?
Puoi supportare questa petizione anche via twitter usando l'hashtag #30elode
Per maggiori informazioni sulle ragioni tecniche alla base di questa petizione, puoi scaricare un breve sunto della letteratura scientifica disponibile e di alcune esperienze di riferimento.

 FIRMA QUI http://www.change.org/it/petizioni/obiettivo-30elode-riduciamo-la-velocit%C3%A0-sulle-strade-delle-nostre-citt%C3%A0

 LEGGI ANCHE http://cipiri1.blogspot.it/2012/12/ciclisti-picchiati-milano.html


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Ciclisti picchiati a Milano

 

Ciclisti picchiati a Milano: volevano far liberare una pista ciclabile

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"Vi ammazziamo tutti" è la risposta che un gruppo di automobilisti ha dato davanti alla richiesta di liberare la pista ciclabile di Vittor Pisani, troppo spesso considerata come un comodo parcheggio per raggiungere i locali con pochi passi.

E' giovedì sera sono le 23.00 la Critical Mass, biciclettata collettiva che ogni settimana raccoglie i ciclisti milanesi passa in Vittor Pisani. Il grande viale che porta alla stazione centrale è completamente occupato. Le auto sono parcheggiate sulla pista ciclabile e su una delle due corsie in direzione di Piazza Duca D'Aosta. Partono le telefonate alla Polizia Municipale: "c'è una pattuglia in zona stiamo arrivando". Dal locale escono i clienti e un signore sulla quarantina che si qualifica come il gestore dei locali. Volano insulti alla volta dei ciclisti : "levatevi dai coglioni".

Gli animi si scaldano quando le auto che provengono da Piazza della Repubblica iniziano a suonare. Il traffico è rallentato e innervositi gli automobilisti sfrecciano sulla corsia centrale dei taxi. Un ciclista viene investito. Dal locale partono le minacce: "adesso usciamo e vi riempiamo di botte". Detto, fatto. Escono in quattro ben piazzati volano pugni e spintoni. Un ciclista finisce a terra un altro ferito al volto. I ciclisti rimettono mano ai cellulari e chiamano il 118. 

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11/12/12

Greenpeace : Quello che fai ti resta addosso







 Attivati contro i cambiamenti climatici: scegli i mezzi pubblici al posto dell'auto e la bicicletta invece del motorino; evita gli sprechi di energia nella tua casa, per esempio spegnendo un apparecchio elettronico senza lasciarlo in standby.
Quello che fai ti resta addosso. Ricevi maggiori informazioni sulle campagne di Greenpeace



  • campagna
    OGM
    Promuovi l'agricoltura sostenibile, contro il rilascio in ambiente di OGM. In Friuli, siamo entrati in azione nei campi seminati con mais transgenico per denunciare l'illegalità e fermare la contaminazione.

Quello che fai ti resta addosso

Fai scelte responsabili per cambiare il futuro del pianeta!




 http://www.quellochefai.org/info



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05/12/12

..AMORE..: Primavera Araba, la rivoluzione al femminile

la rivoluzione al femminile

 

Primavera Araba, la rivoluzione al femminile

Quattro arabe danno vita ad un movimento per chiamare alla rivolta le donne. Tanti i messaggi che chiedono dignità, giustizia sociale e libertà.

 - Internet è diventato negli ultimi anni lo strumento giusto per dare visibilità alle problematiche sociali e per diffondere le proprie idee ... CONTINUA A LEGGERE

..AMORE..: Primavera Araba, la rivoluzione al femminile:   Primavera Araba, la rivoluzione al femminile Quattro arabe danno vita ad un movimento per chiamare alla rivolta le do...

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29/11/12

"La bicicletta verde", film girato in Arabia Saudita da una donna


La bicicletta verde - Video recensioni di Movieplayer.it

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 La videorecensione del film La bicicletta verde di Haifaa Al-Mansour, con Reem Abdullah, Waad Mohammed e Abdullrahman Al Gohani. Testi di Marco Minniti e voce di Francesca Fiorentino.
Presentato nella sezione Orizzonti della 69esima edizione del Festival di Venezia, Wadjda è l'esordio nel lungometraggio della regista saudita Haifaa Al Mansour, prima pellicola interamente girata nel regno arabo.

 "La bicicletta verde", il trailer del primo film girato in Arabia Saudita da una donna

23 nov 2012 — Alberto del Giudice

All’ultima mostra del cinema di Venezia La bicicletta verde è stato quasi acclamato all’unanimità dalla critica e dal pubblico commossi dalla storia di una ragazzina di Riad, Wadjda, che sfida tutte le convenzioni e i divieti per poter salire in sella a una bicicletta. Al cine

ma dal 6 dicembre

All'ultima mostra del cinema di Venezia La bicicletta verde (titolo originale Wadjda) è stato quasi acclamato all'unanimità dalla critica e dal pubblico commossi dalla storia di una ragazzina di Riad, Wadjda, che sfida tutte le convenzioni e i divieti per poter salire in sella a una bicicletta. In Arabia Saudita alle donne è rigorosamente vietato andare in bicicletta come fare molte altre cose. Ma Wadjda sia per la sua giovane età sia per la sua determinazione non può rassegnarsi a rinunciare a possedere la bellissima bicicletta verde che ha visto in vendita in un negozio. Così la sua semplice storia e il suo semplice desiderio, comune a milioni di bambini e bambine assume nel paese islamico diventa un affronto, quasi un gesto politico. E come spiegare a una ragazzina che le è vietato andare in bicicletta perché sul sellino potrebbe provare un qualche piacere sessuale? Così anche il bel film scritto e diretto da Haifaa Al Mansour (al cinema dal 6 dicembre), prima donna saudita a realizzare un film e a girarlo nel suo Paese, con tutti i problemi che potete immaginare, sempre sotto l'occhio vigile delle autorità, assume un valore extra-artistico, sociale, antropologico e politico da non sottovalutare.

In Arabia Saudita non esistono sale cinematografiche pubbliche, i film circolano sono in dvd o in vhs, nessuna troupe (che non fosse della Tv e composta da soli uomini) ha mai girato prima di Haifaa Al Mansour un lungometraggio. Facile immaginare quindi le difficoltà cui è andata incontro la regista, cui ovviamente non era neppure consentito circolare in auto liberamente a Riad per scegliere le location adatte al film.



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13/11/12

MAURITIUS: Ecoturismo su due ruote




Mauritius fa parte delle Isole Mascarene, un arcipelago di origine vulcanica che potrebbe appartenere a una catena sommersa che comprende anche le Seychelles e Réunion. Si formò (insieme alla vicina Rodrigues) circa 8-10 milioni di anni fa. Misura 58 km da nord a sud e 47 km da est a ovest, e si trova a 800 km dal Madagascar, alla stessa latitudine di Harare (Zimbabwe) e Rio de Janeiro. La nazione di Mauritius include l'isola principale, Rodrigues e numerosi atolli corallini.
L'isola è caratterizzata da un altopiano centrale che ha il suo punto più alto nel sudovest a Piton de la Petite Rivière Noire, 828 m s.l.m. Verso nord, l'altopiano degrada dolcemente; verso sud, invece, la discesa verso la costa è ripida. L'isola è ricca di vestigia dell'attività vulcanica passata; due esempi sono il cratere di Trou aux Cerfs (Curepipe) e il lago vulcanico di Grand Bassin. Quando giunsero i coloni, il terreno era punteggiato da ciottoli lavici; nel tempo sono stati raccolti per lasciar spazio alle coltivazioni, e sono ammonticchiati qua e là in piramidi, soprattutto nei pressi dei campi di canna da zucchero.
Mauritius è nota per la sua eccezionale bellezza naturalistica. Nel suo diario di viaggio Following the Equator, Mark Twain annotò che "si ha l'impressione che sia stata creata prima Mauritius e poi il paradiso, e che il paradiso sia stato copiato da Mauritius". È circondata dalla barriera corallina, che ha prodotto nel tempo la sabbia bianca delle spiagge.
L’isola di Mauritius, arcipelago delle Mascarene, Oceano Indiano sud-occidentale, la vista dall’alto promette bene. Siamo cicloturisti e - a differenza dei 2 milioni annui di visitatori - siamo venuti qui per esplorarla sulle due ruote a raggi. Dall’oblò restiamo colpiti dalle creste rocciose delle catene montuose e dei picchi isolati che caratterizzano la morfologia del 40% del territorio. Morne Brabant in testa a tutti, uno spettacolare promontorio-penisola di 556 m di nera lava vulcanica e flora tropicale a strapiombo sulla limpida laguna sottostante.

MONTAGNE IMPETTITE

Quote contenute, il picco più alto, il Piton de la Petite Riviere Noire, misura 828 m, ma con strutture e profili patagonici, falesie che precipitano per qualche centinaio di metri sulla foresta e creste a lama di coltello. Non a caso Mark Twain, scrisse che “Dio trasse ispirazione da Mauritius per creare il paradiso” e definì la Montagne du Rempart (545 m) il “Cervino tascabile”. Paiono costruzioni di un artista fantasioso, con il loro sorgere improvviso dalle macchie o dalle sterminate piantagioni di canna da zucchero che, confinate in ordinati scacchi di terreno, lasciano a tratti spazio a coltivazioni di ortaggi e frutta, più rari i pascoli. Ce ne rendiamo presto conto salendo alle Terre colorate e alla cascata di Chamarel. E, non paghi, la tireremo fino ai 774 m de La Varangue sur Morne di Plaine Champagne: 9 km di ascesa con pochi tratti di respiro. Oppure guadagnando per due volte in due giorni il tempio indù di Grand Bassin (o Ganga Talao), meta del Maha Shivaratree, una delle feste religiose più importanti fuori dall'India e adagiato sul lago omonimo, prima salendo per lo Chemin Grenier, e poi per i 20 km della Route du Tè che riportano alle fasce alte dell'isola, ai centri urbani di Curepipe e Quatre Bornes.

LE VIE DEL TÉ E DEL RHUM

Sulla Route du Tè è d'obbligo la sosta alla storica fabbrica del tè di Bois Cheri, con degustazione e visita guidata sulla preparazione delle gustose foglioline. E atletica scalata dei tornanti che si snodano tra le piantagioni dove le donne riempiono i sacchi che portano sulle spalle con le tre foglioline sommitali di ogni piantina, fino a raggiungere i 50 kg. Un percorso, e non l’unico, dove si torna per qualche ora in Appennino, pedalando nell’aria frizzante dei 600 m di quota tra boschi di pini, lungo le sponde del lago Vacoas, tagliando campi di ortaggi e canna da zucchero, e laggiù all'orizzonte le linee ardite delle Montagnes Vacoas. Per non lasciare niente di incompleto, si fa una deviazione per ammirare i sette salti delle Tamarin Falls, raggiungibili con una sterrata dall’abitato di Camp Mapou. Quasi un peccato buttarsi a capofitto verso il litorale di Flic en Flac per essere riconsegnati all’animata vita di uno dei settori più considerati dalla vita spiaggereccia di Mauritius. Ma il giorno dopo si può sempre risalire, e smaltire i postumi della fatica alla Maison Eureka, la casa-museo coloniale più ricca di mobili e oggetti dell'isola, e proseguire tra le maestose montagne di Moka fino alla discesa sul lago de la Nicoliere per fermarci ancora, dopo pochi km, ai giardini di Pamplemousse con oltre 500 specie di piante esotiche e uno stagno di ninfee. E lì vicino alla Aventure du Sucre, una fabbrica di zucchero datata 1797 trasformata in museo con una serie di sale a pannelli che illustrano storia e cultura dell’isola: lo sfruttamento della canna da zucchero, dall’arrivo dei primi coloni olandesi ai giorni nostri. Si possono assaggiare 15 varietà di zucchero grezzo e degustare diversi tipi di rhum.
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PORT LOUIS, LA CAPITALE

Un viaggio culturale non può prescindere la visita a Port Louis, la capitale, iniziando dalle immagini della Aapravasi Ghat, dove si tocca la triste realtà dello schiavismo africano della prima ora e dell'importazione di manodopera indiana a condizioni si sottomissione e super sfruttamento. Sulla pelle di schiavi e immigrati si è costruito il decollo economico di questa piccola isola. Nelle sale multimediali del Blue Penny Museum, oltre alla visione dei rari francobolli “Post Office rosso da 1 penny” e “Post Office blu da 2 penny” si compie un ulteriore girotondo storico mauriziano tra passaggi di possesso, battaglie navali e protagonisti del passato. Port Louis, stretta tra il mare e le singolari sagome dei picchi del Pouce e del Pieter Both, non é solo musei o il moderno waterfront sintetico e strusciante, ma contrasti tra architetture coloniali e profili ultramoderni, strade animate e un colorato mercato coperto. Cittadina cosmopolita con cattedrale cattolica e pagoda buddhista, tempio indù e moschea islamica.

I TEMPLI INDÙ

La fede religiosa è per la maggior parte induista, perché è originaria dell'India la maggior parte della popolazione. E i mandir (templi indù) - con i gopuram (torri votive) decorati con colorate sculture Visnu, Shiva, Brahma - sono una delle attrazioni dell'isola. Il Grand Bassin, guardato a vista da una gigantesca statua di Shiva, dove gli indù compiono le abluzioni purificatrici. Il tempio della cittadina indù di Triolet, il più bello. E il mandir di Goodlands, il più colorato.

IL MODELLISMO NAVALE

A Goodlands, durante il rilassante ciclo-circuito dell’estremo nord a doppiare l’obbligatorio estremo di Cape Malheureux, abbiamo fatto una puntata a curiosare nelle bacheche ma soprattutto nel laboratorio dell’Historic Marine Museum, per vedere le riproduzioni dei più famosi vascelli d’epoca e all’opera artisti del modellismo navale: un'attività mauriziana che esporta in tutto il mondo senza conoscere momenti di crisi.

LE SPIAGGE

Finalmente arriviamo alle sospirate spiagge. Gli arenili a Mauritius sono liberi, l'accesso è consentito a tutti. E quasi ovunque è permesso il campeggio libero. Ovunque s'incontrano strisce di sabbia corallina, delimitata da un mare pulito, caldo e calmo grazie alla barriera di corallo che separa le spiagge dall'oceano. Bel Ombre, Pointe Sud-ouest, Wolmar, Flic and Flac, Balaclava, Pointe aux Biches, Grand Baie, Pereybere, Belle Mare, Blue Bay giusto per contare fino a dieci. Mauritius vale la pena di essere spazzolata da un capo all’altro, di essere visitata e assorbita in tutto quel che offre.

 RODRIGUES

Se Mauritius è troppo affollata e 'civilizzata' per voi, se cercate la solitudine, una natura selvaggia ed esperienze di ciclo-escursionismo fuoristrada, andate a Rodrigues. Un'isola, 600 km più a est, che appartiene politicamente all'arcipelago mauriziano ma è fuori dal mondo, non ancora sfruttata dall'industria del turismo. Dà l'idea di come dovevano essere le isole dell’Oceano Indiano prima del boom delle vacanze esotiche. Lunga 18 km e larga 8, ha 37.000 abitanti, neri di origine africana e di religione cattolica. Ospita una cattedrale di fine Ottocento. Terra di agricoltori, pescatori e allevatori dove l’isolamento seleziona l’affluenza dei visitatori dall’isola madre. Vita semplice, a velocità umana. Un clima secco e ventilato che rende piacevoli anche le ore più calde in sella alla bici. Ristorantini da banco con la cucina comune all’appartamento sul retro dei proprietari, empori riforniti alla rinfusa dove trovi di tutto, e gente che si muove su corriere multicolori.  Poche strade dove non ci sono problemi di traffico. Alberghi eleganti ma tutt’altro che faraonici, dove lo spettacolino della sera ha il sapore di un ballo di paese. L'integrità di ambiente e costumi è la principale attrattiva di Rodrigues.
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SCHEDA GEOGRAFICA

Con Rèunion e Rodrigues, Mauritius fa parte dell’arcipelago delle Mascarene, dal portoghese Pedro de Mascarenhas, che le scoprì nel 1505. É un'isola vulcanica di 1865 kmq. Con un perimetro di 330 km: è lunga 65 e larga 48. La capitale è Port Louis. Gli abitanti sono circa 1.200.000. La religione predominante è l’induismo, seguita da cattolicesimo e islam. L'alfabetizzazione è prossima al 100%. Scuole e assistenza sanitaria sono gratuite. Violenza e delinquenza sono sconosciute. La gente è cordiale e mai invadente. Pur essendo diffuso il secondo lavoro per campare la miseria è inesistente. Conosciuta fin dall’antichità sulle mappe arabe, rimase abitata solo dai dodo (uccelli non volanti) fino alla colonizzazione che iniziò nel 1598 con gli olandesi, che la battezzarono Mauritius in onore del principe Maurizio di Nassau. La abbandonarono nel 1710, e nel 1721 i francesi ne presero possesso, per capitolare alle mire di conquista inglesi nel 1810, i quali iniziarono la massiccia importazione di manodopera dall’India fino al punto di sconvolgerne la composizione etnica: oggi gli indiani sono il 70% della popolazione. La canna da zucchero è la maggiore risorsa del Paese, seguita da industria delle confezioni e turismo. Dal 1968 è una Repubblica indipendente. É dal 1952 nel mondo del turismo, e viene visitata ogni anno da circa 2 milioni di turisti (70.000 italiani).

COME SIMBOLO UN UCCELLO ESTINTO

Mauritius ha come simbolo un uccello che non vola estinto, il dodo (Raphus cucullatus). Un grosso e grassoccio papero a piume bianche striate, zampe corte e becco massiccio e ricurvo. Goffo e timido, incapace di volare e con un paio di piccole ali. Le illustrazioni dei giornali di bordo dei primi marinai arrivati ne mostrano a centinaia, facili prede in quanto non avevano mai conosciuto predatori come l’uomo e il cane, che in meno di 30 anni li portarono all’estinzione mangiandoli e divorandone le uova. Li chiamarono dodo dal portoghese doudo cioè “stupido”. Campeggia nello stemma dell’isola, sulle magliette, nei nomi dei locali, nei pelouche, nelle calamitine souvenir, ovunque. Ne esiste una ricostruzione al Natural History Museum di Port Louis e una alla Maison Eureka.

QUANDO ANDARE

Mauritius gode di un clima tropicale, caldo e piacevole tutto l’anno. La stagione fresca, l’inverno, va da giugno a settembre, con temperature di 20-25°C sulla costa e di 15°C sull’altopiano, mentre l’estate, che va da dicembre a marzo, ha temperature di 29-35°C sulla costa e di 20°C sull’altopiano. I mesi più piovosi vanno da gennaio ad aprile, quelli più secchi sono ottobre e novembre. I mesi migliori per un soggiorno sono da aprile a giugno e da settembre a novembre.

A TAVOLA

Una gastronomia colorata, piena di profumi e sapori esaltati dalle spezie. Un'isola popolata di genti di origini così diverse anche a tavola diventa un mix di influenze: creole, cinesi, indiane, europee. Molto usata la carne di cervo e la selvaggina in genere. Si mangia molto pesce e anche carne di coccodrillo (allevato), come a La Vanilla Reserve des Mascareignes che serve crocchette di carne di alligatore. I vegetariani non hanno problemi nei ristoranti degli alberghi come nei numerosi ristorantini indiani (è ancora vegetariana una parte della popolazione indù). Il frutto nazionale è il lychees, una tonda bacca rugosa con una dolce polpa gelatinosa. Ovunque si trovano ristorantini ottimi ed economici. Tutti i parchi menzionati a vario titolo nell’articolo hanno al loro interno un ristorante.


testo  di Carlo Ferrari

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19/10/12

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17/10/12

combattere il caro benzina



Il viaggio in treno, in aereo, in auto costa sempre di più? Ora c'è una soluzione: su http://www.blablacar.it/ puoi offrire o trovare un passaggio in auto per condividere le spese e viaggiare in compagnia!

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16/10/12

RADIO POPOLARE


Radio Popolare ha trentasei anni. E se oggi siamo ancora qui lo dobbiamo a quanti in questi anni hanno fatto la scelta di sostenerci, di fare la radio con noi, di credere in un altro modo di fare informazione, cultura e – perché no – intrattenimento.
Ecco a cosa serve l'abbonamento: a costruire insieme qualcosa che altrove non c'è, un bene comune, una radio libera e indipendente.

Fin dal 1976 Radio Popolare vuol dire informazione libera e comunicazione indipendente, perché autonoma da entità editoriali e politiche. Radio Popolare è controllata dalla Cooperativa dei lavoratori e dei collaboratori, nonché da un diffuso azionariato popolare: sono le componenti principali di Errepi S.p.A. la società per azioni che edita dal 1990 Radio Popolare. Dal 1992 è collegata in network con altre radio italiane e dal 2001 il segnale di Radio Popolare si può ascoltare in tutta Europa e parte dell’Africa e del Medio Oriente attraverso il satellite. 

La storia di (e attraverso)
Radio Popolare

1975La vigilia di Natale viene registrata al tribunale di Milano la testata Radio Popolare.
1976 Si forma la Cooperativa di Radio Popolare, fondata da rappresentanti di varie forze politiche e sindacali della sinistra (Fim, Fiom, Uil, sinistra Psi, Lc, Mls poi Pdup, Ao ed altri). I redattori ne sono soci. Gli ascoltatori lo diventano acquistando una tessera. La radio comincia a trasmettere sulle frequenze di Radio Milano Centrale di cui assorbe una parte dei redattori. La sede è in corso Buenos Aires. Lo studio di trasmissione viene chiamato "metrocubo". Il progetto è di Piero Scaramucci, che assume la direzione della radio. Il 7 dicembre Radio Popolare diventa famosa con la radiocronaca della contestazione e degli incidenti in occasione della prima della Scala: quindici redattori chiamano in continuazione dai telefoni pubblici; Camilla Cederna (in incognito) fa la cronaca dall'interno del teatro. Per la morte di Mao Rp manda in onda una corrispondenza dalla Cina di Edoarda Masi.
1977
Si struttura il palinsesto: dieci notiziari al giorno, la rubrica sindacale verso sera, il microfono aperto al mattino, le notturne in diretta con giochi di autocoscienza. Sull'onda del movimento giovanile e studentesco prende vita la "Rubrica giovani". Censurato dalla Rai, Dario Fo risponde agli ascoltatori in collegamento artigianale con decine di radio di tutta Italia. "Nascono" Gino e Michele con "Passati col rosso". Le donne di Rp organizzano una grande festa al Palalido dove verranno amplificate le corrispondenze degli incidenti di Roma e Bologna. In autunno trasloco nella palazzina di via Pasteur. Scaramucci torna in Rai, nuovo direttore è Nini Briglia.
1978
Telefonano i fascisti in una notturna sulla violenza dopo l'uccisione di due missini a Roma. Si apre un grande dibattito nella sinistra: si devono lasciar parlare i fascisti? In marzo la radio è il punto di riferimento per la grande risposta popolare all'assassinio di Fausto e Iaio, due ragazzi del Leoncavallo.
1979
Briglia lascia Rp per la carta stampata, inizia la direzione di Biagio Longo. L'8 aprile Antonio Stella inaugura "Le testate degli altri", la rassegna stampa: per mesi pagherà i giornali di tasca propria. Cronache dalle fabbriche in lotta contro i licenziamenti tra cui l'appassionata diretta dell'assemblea Unidal.
CONTINUA QUI http://www.radiopopolare.it/chisiamo/storia/


Radio Popolare e' ascoltabile in streaming
e con un decoder digitale Eutelsat Hot Bird 4, a 13° Est.Polarizzazione verticale Frequenza 12.111 MHz.

DIRETTA http://www.radiopopolare.it/poplive/diretta/

 Siamo da sempre convinti che sia diritto inalienabile della persona comunicare ed essere informati. Diritto sempre più difficile da esercitare. Ma noi insistiamo: con il nostro lavoro quotidiano, insieme alle radio di Popolare Network, puntiamo a promuovere nuove fonti di informazione, la partecipazione attiva del pubblico, la costruzione di una comunicazione non mercificata e la cooperazione con chiunque persegua questi stessi fini.
Buon ascolto.

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15/10/12

Tecnodigiuno: giornata nazionale del camminare

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In occasione della giornata nazionale del camminare, abbiamo pensato di proporvi una cura vecchia come il mondo per staccarci da una delle dipendenze più diffuse del terzo millennio (da un testo di Troglodita Tribe).

Ingegneri, studiosi e politici cercano inutilmente soluzioni per risolvere il grave problema del traffico, che rende le nostre città invivibili. Pensano ad auto catalizzate euro uno due tre quattro cinque… dimenticando che l'unica vera soluzione è quella di camminare, camminare, camminare.

Ne
lla mentalità comune prevale ormai un concetto inossidabile e quasi inattaccabile: raggiungere camminando un luogo distante due, tre, cinque, sete chilometri è assolutamente impossibile, improponibile, inaccettabile.

Con questo tecnodigiuno cercheremo di mandare inesorabilmente in frantumi questo trito e triste condizionamento. Cammineremo per andare al lavoro, per andare a trovare gli amici, per andare al cinema, per andare in centro, per andare al parco. Cammineremo e gusteremo questa costruttiva e salutare "perdita di tempo". E camminando assaporeremo una consapevolezza perduta nei secoli, quella della nostra origine di esseri nomadi che camminando scoprivano il mondo e davano un nome alle cose.

Cammineremo magari immaginando che stiamo facendo sport, che stiamo partecipando alla maratona che conduce verso quel mondo più pulito che vorremmo consegnare alle future generazioni. Le nostre non saranno più soltanto parole, ma passi!

E per le distanze ancora più lunghe, quelle che avrebbero bisogno di ore a piedi? La risposta è semplice: si ricorrerà alla seconda soluzione, quella che qualunque logica urbana dovrebbe favorire e incoraggiare: la bicicletta!

"Tu sei quello che fai non quello che dici" …tecnodigiuniamo!

Modalità
Prima di cliccare "partecipo" decidi il numero di giorni in cui praticherai questo tecnodigiuno. Basterà che a saperlo sia tu! Se sei giovane e forte potrai cominciare subito con un paio o poco più di settimane, se sei un po' più avanti con gli anni è consigliato cominciare gradualmente, ma non temere, l'età ti chiederà solo di camminare più lentamente, arriverai lo stesso!

Qualcuno dice…
"con quello che spendo di benzina in un paio di settimane ci compro la bici!"

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http://www.giornatadelcamminare.org/


Perché il tecnodigiuno

"Tutto ciò che dovete imparare non sta solamente nei libri.
Sta nel mondo, in quello vero, non in quello inerte e fittizio che l’uomo ha creato.
L’ultima eterna verità, il significato stesso della vostra esistenza, sta nello spettacolo entusiasmante e travolgente della vita.
Questo spettacolo sta sotto i vostri occhi, ma dovete aprirli e ritornare a vedere. Dovete risvegliarvi dal sonno in cui vi ha calato un’esistenza fittizia.
Come gli uomini della caverna platonica, ipnotizzati dalle ombre sulla parete, dovete uscire dall’ipnosi in cui permanete raggelati nel falso universo, che vi siete costruiti.
Dovete volgere per un momento a quel mondo le spalle e ritornare a vedere la luce.
Il mondo della città, delle strade, il mondo delle macchine, degli asfalti, della televisione, dei telefoni non verrà distrutto per questo. Resterà sempre lì a vostra disposizione per quando ne avrete bisogno.
Ma una volta rivista la luce il mondo fittizio si farà trasparente, al di là dei palazzi di marmo, al di là degli allucinanti nastri delle autostrade, al di là dei cristalli infrangibili del parabrezza, rivedrete gli alberi, il sole, la distesa degli oceani e la pallida chiarità delle galassie lontane.
A nulla l’uomo libero pensa meno che alla morte e la sua saggezza sta nel meditare non sulla morte ma sulla vita. Ma dovete uscire dall’incanto, ritornare liberi, riaprire gli occhi, scrollare da voi stessi l’illusione.
Distogliete il vostro sguardo dalle materie morte di cui é fatto il mondo che avete costruito e riprendete a meditare la vita.
Dovete risvegliarvi dal sonno.
Dovete riprendere coscienza della vostra vera natura."

- Noam Chomsky

EVENTO SU FACEBOOK : https://www.facebook.com/events/391602314244673/397184267019811/?notif_t=event_mall_comment
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11/10/12

Bicycle Film Festival Milano 2012







MILANO


11-14 OTTOBRE, 2012



Proiezioni – Cinema Mexico, Via Savona 57



Mostre, concerti, gare per le strade della città e allo Spazio A – Ex Ansaldo, Via Bergognone 36 ang. Via Tortona


Pass BFF (3 giorni, 8 programmi): 25 euro
Biglietto singolo intero: 6 euro
Biglietto singolo ridotto: 4 euro
TUTTI I FILM SONO IN LINGUA ORIGINALE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO


VISTA LA GRANDE AFFLUENZA PREVISTA È POSSIBILE PRENOTARE IL PASS CON UN’EMAIL A PASSBFF@GMAIL.COM, INDICANDO: NOME, COGNOME, NUMERO DI PASS RICHIESTI, PROGRAMMA SCELTO – I PASS SARANNO DISPONIBILI FINO A MEZZ’ORA PRIMA DELL’INIZIO DELLE PROIEZIONI DEL PROGRAMMA INDICATO




Cicloparcheggio custodito davanti al Cinema Mexico e agli Spazi A – Ex Ansaldo

Facebook events: Bicycle Film Festival Milano
Twitter: @bffmilano
Hashtag: #bffmilano

Organizzazione – Giovanni Morozzo – giovanni@bicyclefilmfestival.com, Cell 366 682 5051
Stampa – Agata De Laurentiis – agata@bicyclefilmfestival.com
Volontari (sempre graditi) – volontari@bicyclefilmfestival.com


NEED A PLACE TO STAY ?

The BFF has secured a couple of deals with Hostel in the area: www.ostellobello.com and www.ostellolacordata.com, when you book mention you are coming to the BFF and ask for the special rate


PROGRAMMA



11 Ottobre, Giovedì

OPENING EXHIBITION


SENZA MANI

,la mostra dedicata ai Provos, movimento di ecologisti, artivisti, agitatori che animarono Amsterdam a metà degli anni ’60. Partecipa Roel Van Duijn, fondatore del movimento, e Matteo Guarnaccia, curatore della mostra
ore 19.00 – 22.00, VENUE: Spazio A – EX Ansaldo, In Collaborazione con Galleria Antonio Colombo, via Solferino 44 20121 Milano –


20 INCH RACE

20 Inch Rules, la rivincita delle 20″, una kermesse di bmx non solo per bmx, un circuito da fumarsi in batterie da 4 a velocità mozzafiato e con eliminazione diretta, casco obbligatorio, luci consigliate, spettacolo garantito.

A cura di: La Stazione delle Biciclette
Per info e iscrizioni: http://www.lastazionedellebiciclette.com/news/index.php
email: pigi@lastazionedellebiciclette.com
ore 21.30, VENUE: Parco Argelati
12 Ottobre Venerdi – Cinema Mexico

PROGRAMMA 1 // 19:00//


TDF

UK 2012 | Digital SLR 2min. Dir. Robin Hexstatic (Robin Brunson) Composizione per corona, catena, valvola, leve. Rivisitazione di un classico degli Hexstatic, electro duo della storica etichetta britannica Ninja Tunes.

ROCKVILLE

Italy/Germany 2012 | HD 10min. Dir. Kristian Walter Ansand & Martin Gilluck Sperduto tra i campi e la nebbia della Val Padana, Villa Rocca è un paesino di 20 anime costruito intorno un vecchio castello in rovina. Una volta all’anno il paese esce dal suo magico letargo e torna in vita: un manipolo di ciclofili italici convertono le corti del castello in circuito di ciclocross single speed. GUARDA IL TRAILER

ANOTHER BIKE THEFT EXPERIMENT

USA 2012 | Video 4min. Dir. Casey Neistat Vecchia conoscenza del BFF, Casey Neistat dei Neistat Brothers, si rimette all’opera per le strade di New York, ancora una volta per rubare bici… le sue

GEORGENA TERRY

USA 2011 | HD 6min. Dir. Amanda Zackem Georgena Terry, fondatrice di Terry Bicycles, ha rivoluzionato l’industria della bici, disegnando un telaio specifico per le caratteristiche somatiche delle donne. Questa è la storia della sua impresa e delle sfide che affronta per promuovere un nuovo ciclismo femminile. GUARDA IL TRAILER

THE INVERTED BIKE SHOP

USA 2012 | HD 5min. Dir. Peter Crosby Storia di un’officina di Brooklyn, con un approccio molto particolare al mestiere di meccanico ciclista.

BOY

ENGLAND 2012 | Digital 10min. Dir. Justin Chadwick Un carpentiere, impegnato della costruzione della pista del nuovo Velodromo Olimpico di Londra, si trova a dover affrontare la perdita del figlio, ciclista. Per commemorarlo raccoglie un ceppo di legno dal bordo della strada su cui il figlio si allenava, lo modella e ne fa un tassello del parquet del Velodromo. Nel ruolo del carpentiere è l’attore britannico Timothy Spall (Segreti e Bugie, Harry Potter). GUARDA IL TRAILER

THREE-LEGGED HORSES

Scotland 2011 | HD SLR 20min. Dir. Felipe Bustos Sierra Storia di un guidatore di risciò che si guadagna da vivere per le strade di Edimburgo e, a costo di farsi seriamente del male alle articolazioni delle ginocchia, accetta di portare i clienti fino al picco del Castello di Edimburgo. GUARDA IL TRAILER

PHILIPPA AND NANCY

Scotland 2011 | HD SLR 8min. Dir. Paul Whyte, Ciarra Barry, Claire McInnes, & Nora Smyth Dove cercare l’amore a Glasgow? Clubbing? Speed dating? Internet? Philippa e Nancy, migliori amiche, le hanno provate tutte, ma niente. Ora, con le loro bici, provano una nuova strada.

CANDY RIDES

USA 2012 | Canon 5D 16min. Dir. Jason Giampietro Storia d’amore per le strade di New York. Un pittore parte in sella alla propria bici alla conquista di una elusiva ragazza di Brooklyn. GUARDA IL TRAILER

PROGRAMMA 2 // 21:00//

Cinema Mexico

BROOKLYN RIDES

Puerto Rico 2012 | HD 9min Dir. Alejandro Pedrosa La Monster Track è la regina di tutte le alleycat, partita a New York nell’anno 2000. All’edizione di quest’anno hanno partecipato anche i ciclisti di PR Fixed, Puerto Rico. Questa è la loro visuale sulla gara.

LINE OF SIGHT

USA 2012 | 16mm & HD 60min. Dir. Benny Zenga Per oltre un decennio Lucas Brunelle ha girato il globo per documentare le alleycat: gare di velocità e agilità su percorso urbano, in mezzo al traffico, che Lucas cattura in soggettiva con uno speciale sistema di videocamere montate sul casco. Questi 60 minuti montati da Benny Zenga (regista di classici BFF come Ski Boys e The Winking Circle) condensano tutto il meglio delle sue corse. In presenza del Regista – GUARDA IL TRAILER

SPECIAL EVENT CON RED BULL – FUORI PROGRAMMA // 23:00//

Cinema Mexico

WHERE THE TRAIL ENDS

Dopo il clamoroso successo della premiere mondiale a Las Vegas lo scorso 19 settembre, finalmente in Italia l’attesissimo film di mountainbike freeride co-prodotto da Red Bull Media House e Freeride Entertainment: Venerdì 12 ottobre, ore 23.00, Cinema Mexico – Milano. Frutto di tre anni di viaggi fino ai confini estremi del mondo, “Where The Trail Ends”, l’innovativo e rivoluzionario film co-prodotto da Red Bull Media House e Freeride Entertainment, segue i mountainbiker professionisti Darren Berrecloth, Cameron Zink, Kurt Sorge, James Doerfling, Andreu Lacondeguy e un’altra mezza dozzina di top freerider a livello internazionale in un susseguirsi straordinario di avventure in alcuni dei luoghi più suggestivi e remoti della Terra, fra cui le colline andine di Salta, in Argentina, l’inaccessibile deserto del Gobi, in Cina, l’inesplorata regione del Mustang, in Nepal, la Columbia Britannica e lo Utah

BFF ROCK CONCERT- Musica Live + Gold Sprints

ore 23.00 – Spazio A Ex Ansaldo
in collaborazione con ELITA


Wildmen

Il gruppo più selvaggio della scena Garage romana. GUARDA IL VIDEO


The Van Houtens

combo milanese Indie- Pop. GUARDA IL VIDEO


The Dancers

Turbo trio veneziano dalle sonorità Garage/Punk in chiave moderna. GUARDA IL VIDEO
13 Ottobre Sabato


BROMPTON URBAN CHALLENGE

La prima sfida urbana non agonista riservata a pieghevolisti.
Partenza ore 10, dai quattro rivenditori Brompton di Milano Arrivo ore 13, Spazio A – ex Ansaldo
Per info e iscrizioni: http://www.brompton.it/events/BUC_2012.html .


BIKE POLO TOURNAMENT

2 campi indoor, 30×13 .
ore 10 – 18 Spazio A – Ex Ansaldo
Per info e iscrizioni: http://www.milanobikepolo.com/bff-tournament-2012/ .
13 Ottobre Sabato

PROGRAMMA 3 // 16:00//

Cinema Mexico

THE FIRST UNSTOPPABLE

Spain 2012 | HD 8min. Dir. Daniel Jariod A Juanjo Mendez manca una gamba e un braccio, persi in un devastante incidente in moto. Ma ha ancora un’energia portentosa e dice la sua in pista. La sua passione per il ciclismo è di grande inspirazione per tutti quelli che gli stanno intorno.

CROSS DRESSED

USA 2012 HD 14 min di Rob Finch e Jamie Francis A Bend, piccola cittadina del Nord America Il week end di Halloween e’ l’occasione per organizzare il party anaerobico meglio vestito d’america. Cosa spinge un gruppo di apparentemente normali persone a travestirsi e passare l’intero week end nei terreni di un birrificio a pedalere, bere e cadere dalla propria bicicletta ?

RAS TAILTEANN MEN OF THE RAS

Ireland 2011 | HD 52min. Dir. Sean O Cualain Questo documentario racconta i retroscena di uno dei più sentiti eventi sportivi irlandesi: la Rás Tailteann. Disputata per la prima volta nel 1953, questa corsa a tappe è nata come celebrazione dell’identità nazionale irlandese in un tempo di aspre divisioni politiche. Componendo rari materiali d’archivio e le voci di una colorita serie di corridori, organizzatori, commentatori e tifosi, il documentario ci restituisce un inusuale spaccato sulle vicende nazionali irlandesi dagli anni ’50 ad oggi, da un angolo visivo diverso, quello del ciclismo, in un paese in cui lo linea di demarcazione tra sport e politica nazionale è molto molto sottile.

PROGRAMMA 4 // 18:00//

Cinema Mexico

MONSTERTRACK: MT13

USA 2012 | IMAX (ha ha) 7min. Dir. Daniel Leeb Inseguimenti a ruota (fissa) in una New York notturna che sembra tanto Gotham City. Benvenuti alla Monster Track, la regina di tutte le alleycat. Riprese di Lucas Brunelle reintepretate da Daniel Leeb, Cinecycle.

SIGNATUNE BIS: HOMMAGE TO DJ MEHDI

France 2012 | HD 6min. Dir. Hadrien Favreau Parodia della scena fixed parigina e dell’eterna gara a chi è più figo. Dopo l’ultima controllatina al look il nostro ciclista saluta mamma e papi e si avvia impavido verso il terreno di gara. Colonna sonora J Mehdi (Thomas Bangalter Edit) Ed Banger Records.

FULL GLORY

USA 2011 | DSLR 2min. Dir. Brian Chu Alla ricerca di nuovi terreni per evoluzioni bmx, le crew di Full Frame e Werehaus guadano un fiume in notturna, in canotto, per raggiungere una full pipe, una gigantesca condotta idraulica, perfettamente circolare, sotterranea, ai piedi di una diga.

4TH GRAZIAN OLD BUILDING CYCLE CRITERION

AUT 2011 | HD 8min. Dir. Christoph Krammer Adrenalinico circuito tra le mura di un appartamento.

THE FIRST UNSTOPPABLE – [RIPETIZIONE DA PROGRAMMA 3]

Spain 2012 | HD 8min. Dir. Daniel Jariod A Juanjo Mendez manca una gamba e un braccio, persi in un devastante incidente in moto. Ma ha ancora un’energia portentosa e dice la sua in pista. La sua passione per il ciclismo è di grande inspirazione per tutti quelli che gli stanno intorno.

BIKELORDZ: STYLES ALIVE EDITION

Ghana 2012 | HD 10min. Dir. Mikey Hart Tornano i Bikelordz, mitologica crew bmx di Accra, Ghana, che ha saputo creare dal nulla e coltivare negli anni una scena genuina e piena di energia, trasmettendo la passione a frotte di ragazzini. Dopo l’esordio dei Bikelordz al BFF 2011, quest’anno mostriamo un piccolo assaggio di un documentario ancora in lavorazione, in cui quattro anni dopo troviamo i fondatori della crew impegnati a fare della bici la loro vita, cercando di campare di questo.

IN PULSE

Germany 2012 | HD 24min. Dir. Bjoern Adelmeier Caos esistenziale di un bike messenger tra vita di strada, storie di droga e ragazze complicate. Un quadro crudo e non mitizzato della vita di un messenger, per una volta europeo. GUARDA IL TRAILER

KILLJOY RISING

USA 2012 | HD 8min. Dir. Jordan Utley Salt Lake City, capitale dello Utah, 1500 metri d’altezza, tra il deserto e il Grande Lago Salato. Metà della popolazione è mormona osservante. Tra l’altra metà si annoverano i rider di Killjoy, calati totalmente nella parte dei cattivi ragazzi, fanno dell’irriverenza e dell’autodistruzione la propria insegna. I loro video fanno scuola nel mondo bmx.

SISTER SESSION

Estonia 2012 | HD 11min. Dir. Helen Habakuk, Doris Taaker, & Brett Astrid Vomma La scena bmx femminile è piccola e coesa e sta crescendo, arrivando ad affacciarsi alle grandi competizioni mondiali. Prodotto da una crew di sole donne, questo film racconta la loro prima volta ad una gara importante, la Simple Session.

PROGRAMMA 5 // 20:00//

Cinema Mexico

ROCKVILLE

Italy/Germany 2012 | HD 10min. Dir. Kristian Walter Ansand & Martin Gilluck Vedi Programma 1

PHILIPPA AND NANCY

Scotland 2011 | HD SLR 8min. Dir. Paul Whyte, Ciarra Barry, Claire McInnes, & Nora Smyth Vedi Programma1

SPOKE FOLK: AN ANTHROPOLOGICAL STUDY OF THE AUSTIN CYCLING COMMUNITY

USA 2011 | Canon 7D 14min. Dir. Caleb B. Kuntz Austin, Taxas, piccola isola felice di cultura liberal accerchiata da uno degli stati più culturalmente aridi e più automobilistici degli Stati Uniti. La comunità dei ciclisti di Austin se la passa non male, e ha sviluppato negli anni tutta una serie di rituali. Questa è un’indagine di piglio antropologico sulla loro tribù.

397,27

ITALIA 2012 | HD min 2.00 Dir. Marco Cremascoli Una fissa a cui manca solo la parola si destreggia per la citta’. Le fantastiche avventure milanesi del Vigo Smile.

MESS QUEEN

USA 2012 | HD min 3.00 Dir. Courtney Gamble e Amanda Hagy Le messengers girls di New York affrontano dei brutti ceffi armate di colore e bella musica. Il loro motto: “we may be small, but we got big plans”

BIKES, BREAD AND WINE: L’EROICA

Italy 2011 | HD 41min. Dir. Morgan Bertacca Si corre solo su strade sterrate, nel Chianti. Ammesse solo bici pre-1987, in acciaio, leve cambio sul tubo, pedali con fermapiedi e cinghietti, fili dei freni esterni al manubrio. Un fenomeno, quello del ciclismo vintage, che sta esplodendo in tutto il mondo e che ha nell’Eroica il suo evento clou. Ogni anno nel Chianti convergono migliaia di ciclisti da tutto il mondo, in un potpourri di vecchie maglie di lana e caschetti di cuio, vino e buon cibo colorico. Oltre 4mila partecipanti nel 2011, da tutto il mondo. Questo documentario dà voce ai protagonisti della gara, corridori, organizzatori, della vecchia guardia e di nuova generazione.


URBAN VELODROME PARTY

ore 23.00 – Spazio A Ex Ansaldo
in collaborazione con ELITA

20 Hz Showcase feat. WishingWell & Mëtålf

Useless Wooden Toys

Uabos

Elitaradio feat Dago



14 Ottobre Domenica


LAZY BIKE

Una domenica mattina dedicata a tatuare i vostri vecchi e nuovi vestiti con stencil ciclistici , Portatevi la vs Maglietta e pettinatevi che poi vi facciamo il ritratto-
Ore 10 – 13, Spazio A – ex Ansaldo


BIKE POLO TOURNAMENT

2 campi indoor, 30×13 .
ore 10 – 18 Spazio A – Ex Ansaldo
Per info e iscrizioni: http://www.milanobikepolo.com/bff-tournament-2012/ .

BMX CONTEST

dalle 12 alle 18 bmx rider da tutta Italia pronti a divertirsi e a dar spettacolo nell’area coperta del recycled park. Dalle 17 Osiris best trick contest su una sola struttura che verrà annunciata solo il giorno della gara. Per un giorno lo street riding tutto all’interno del BFF.
ore 10 – 18 Spazio A – Ex Ansaldo

CARGO BIKE RACE

fusti di birra, fusti di carne ossa mazzi di copertoni, riusciranno i nostri eroi con i portapacchi maggiorati a trasportare tutto nel miglior tempo possibile e vincere l’edizione 2012 della cargogara? allena il polpaccio e ricorda; cargo is the new black..
ore 14 – Via Bergognone ang. Via Tortona
Per Info e iscrizioni: email pigi@lastazionedellebiciclette.com
www.lastazionedellebiciclette.com/news/index.php .

PROGRAMMA 6 // 15:00// – BFF GREATEST HITS

Cinema Mexico

MADE IN QUEENS

USA 2008 | Video 10min. Dir. Joe Stevens & Nicolas Randall Nei garage del Queens dei ragazzi originari di Trinidad si mettono a pimpare le loro bmx per mettere su un’incredibile flotta di sound system a pedali. Fieri dei loro woofer abnormi si aggirano nella profonda suburbia newyorchese diffondendo ritmi hip hop. GUARDA IL TRAILER

LOS ANGELOPES

USA 2011 | HD 4min. Dir. Richie Thomassen Video musicale sui raduni dei Los Angelopes.

JIM’S LINES

USA 2008 | HD 5min. Dir. Patrick Trefz Artista e chef con base a Santa Cruz, Jim Denevan, crea immense opere di land art sulla sabbia, usando la sua bici.

GOD’S LESSON

Czech Republic 2004 | 16mm Digital Beta 4min. Dir. Petr Bednar A volte c’è un che di divino in una sessione di bmx.

MARK ON ALLEN

USA 2010 | HD 5min. Dir. Spike Jonze Mark Gonzales, uno dei più influenti skateboaders mai esistito, dà una piccola dimostrazione del suo talento di fronte alla videocamera del grande regista Spike Jonze

ERIK ELSTRAN’S DRAGON SHRED IT!

USA 2010 | HD 4min. Dir. Erik Elstran Esistono draghi che vanno in bici.

WAFFLE BIKE

USA 2008 | DV 7min. Dir. Neistat Brothers and Tom Sachs Meticolosa descrizione dell’ultima improbabile creatura dell’artista newyorchese Tom Sachs, una bici attrezzata per preparare e servire waffle caldi.

VIRTUOUS CHAPTER 10

Switzerland 2008 | HD 5min. Dir. Brian Gottschalk, Fabian Naf Sulle montagne intorno a Zurigo il downhill si fa anche a lume di candela.

BIKE LANE

USA 2011 | HD 4min. Dir. Casey Neistat Un altro contributo dei Neistat Brothers al BFF. In questo caso, Casey cerca di evitare gli ostacoli su una pista ciclabile.

WE LOVE COLORADO

USA 2010 | HD 10min. Dir. Joe Rich La leggendaria crew alle prese con i pendii del Colorado e la salite dei suoi parchi

AN APOLOGY

USA 2010 | HD 10min. Dir. Neistat Brothers Uno dei tanti contributi al BFF da parte dei Neistat Brothers, artisti visivi e filmmaker di NY, vecchie conoscenze del BFF.

BELLE EPOCH

Italy/USA 2008 | Video 3min. Dir. Robert Chynoweth Filmati anni ’80 sulle gesta di Giuliano Calore (aka “Ciclista dell’Impossibile”), che affronta lo Stelvio senza manubrio, senza freni, con ruota libera, in salita e in discesa, suonando fisarmoniche e chitarre.

STEFAN AND SIMONE

Spain 2011 | HD 4min. Dir. Matty Lambert Stefan Lantschner e Simone Barraco, pro-rider bmx, cercano rifugio dal rigido inverno del nord Italia scappando a Barcellona, paradiso della bmx da godere tutto l’anno.

SOME THINGS RIDE A BICYCLE

USA 2006 | Video 1min. Dir. Chris Jolly Clip animata su una serie di strani oggetti in sella alla bici.

BIKE RIDE

USA 2000 | 16mm 6min. Dir. Tom Schroeder Storia minimale di amore e sudore. James fa decine di chilometri per andare a trovare la fidanzata. Appena arrivato, lei lo molla. Lui si scarica sui pedali, nel ritorno a casa.

ON TIME

USA 1985 | 16mm 7min. Dir. Ari Taub Cortometraggio d’annata su Jimmy, bike messenger, che pedala per le strade di New York per consegnare il suo pacco entro i termini dati. Un’opera che ha fatto scuola tra i ciclo-filmmakers newyorkesi, mostra la cultura dei bike messengers ai suoi esordi. Il film ha segnato il debutto di Ari Taub, regista e sceneggiatore.

RED HOOK CRITERIUM

ore 15.00 – Spazio A Ex Ansaldo
per info e iscrizioni: http://redhookcrit.com/

ELITA RADIO DJ

ore 16.00 – 20.00 – Spazio A Ex Ansaldo

PROGRAMMA 7 // 18:00// – In Collaborazione con il Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi

Cinema Mexico

RIH

The Netherlands 2010 | DVCAM 9min. Dir. Meik de Swaan & David Dijkhoff Fondata nel 1921 dai fratelli Bustraan, questo leggendario marchio di biciclette ha sponsorizzato e fornito la squadra nazionale olandese per molti anni. Dal 1973 è gestita da Wim van der Kaaij, che continua a costruire telai a mano malgrado i suoi oltre 70 anni

TOUR OF LEGENDS/ TOUR DES LEGENDES

Netherlands 2003 | 16mm 68 min. Dir. Erik van Empel La storia comincia da una serie di vecchie foto da articoli di giornale, ciclisti sudati e infangati. Erik van Empel ci conduce in un viaggio tra gli annali del Tour De France: tra vecchie riviste ingiallite, pellicole sbiadite e voci dei protagonisti, che catturano l’essenza della gara più bella del mondo. Nel 1948 in gara c’erano tra gli altri Gino Bartali, Louison Bobet e Jean Robic. E dall’Italia, sull’orlo della guerra civile, tutti seguivano con apprensione. I pochi corridori di allora che sono ancora vivi raccontano l’epica battaglia. I rari materiali d’archivio, la ricchezza degli aneddoti, fanno di questo film qualcosa di imperdibile per i cultori del ciclismo su strada, delle sua iconografia e la sua mitologia. Il film si proietta fino al Tour di oggi. Con una domanda: dove è finita l’ epica?

PROGRAMMA 8 // 20:00//

Cinema Mexico

CROSS DRESSED

USA 2012 | Video 13min. Dir. James Francis and Rob Finch Vedi Programma 6

LESS CAR MORE GO

USA 2012 | HD 9.30 min. Dir. Liz Canning Liz Canning e’ convinta che la cargo bike possa rappresentare una soluzione a molti dei nostri problemi, in questo corto spiega il suo progetto e chiede a tutti i proprietari di una cargo di aiutarla a realizzare un documentario sul tema inviando le proprie storie.

INSPIRING RIDE WITH INES BRUNN

China 2011 | Video 4min. Dir. Berta Tilmantaite Ines Brun viene dalla Germania, ma dagli ultimi 6 anni vive a Bejiing e nel 2009 ha aperto un negozio di bici fisse e di giocoleria … le sue due passioni.

JOE MOODY

Austria 2011 | Video 3min. Dir. Terry Barentsen La bmx ha salvato la vita di Joe Moody, letteralmente.

CAMPER BIKE: KEVIN CYR

USA 2012 | HD 7min. Dir. Amelia Shaw Ritratto di Kevin Cyr, artista canadese con base a Brooklyn, ciclista, creatore della Camper Bike.

THE KING OF THE ICE

Canada 2012 | 7D & 5D 15min. Dir. Dale Sood La Icycle Race è una gara su pista da hockey su ghiaccio, con gomme chiodate autocostruite. Racconto dell’edizione 2012 a Toronto.

NO PLACE TO RIDE

Lithuania 2011 | Video 4min. Dir. Marius Krivicius A Vilnius d’inverno ci sono -20°C. Non le condizioni migliori per la bmx. Ma se ci credi, in mancanza di uno skatepark indoor, si può anche fare.

TOUR DE TAN

UK, France 2012 | HD 9min. Dir. Tim Ackroyd Dominic Stables è un aspirante filmmaker. E ha un sogno. Pedalare dalla natale cittadina mineraria del West Yorkshire fino al Festival di Cannes, per raccogliere i soldi per il suo prossimo film. Lungo il percorso stringe improbabili gemellaggi, improvvisa conferenze stampa, partecipa a flash dance mob sotto la Tour Eifel, tra abbondanti degustazioni di birre del Lancashire e di vini francesi. GUARDA IL TRAILER

LET’S DIDGERIDOO THIS

Australia 2011 | Video 17min. Dir. Joe Rich Trasferta australiana di Joe Rich, leggenda della bmx, accompagnato dalla sua crew di Terrible One, con base a Austin, Texas. Film molto ben girato, che coglie molto bene lo spirito della scena bmx in Australia.

RINGRAZIAMENTI

Questo Festival e’ possibile grazie a:

Producer: Brendt Barbur • Local Producers: Giovanni Morozzo, Agata De Laurentiis • Ufficio Stampa: Agata de Laurentiis • Direzione Artistica: Giovanni Pesce, Giancarlo Brunelli, Francesco Fanfani, Martina Romanini, Agata De Laurentiis e in Collaborazione con ELITA • Allestimenti e Masterplan: CICLICA, MICArchitetti • Marketing and Digital PR: Pietro Pierangeli, Marco Mazzei • PR: Martina Romanini • Fund Raising: Giovanni Morozzo • Technical Supervision (Cinema): Carlo Pilastro • Technical Supervision (Collateral Events): Matteo Castronuovo, Barbara Bonori, Alessandro Civera, Carlo Pilastro, Davide Maggi, Ronald Amery, Federico Vezzoli, Angelo Muschio • Location Manager: Massimo Marini • Video Coverage: Luca Battiston, Antonio Cirelli, Alberto Innella, Stefano Garbin • Photo Coverage: Angelo Ferrillo • Post Production: Proxima Milano

http://www.bicyclefilmfestival.com/milano

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PREVISIONI 2015

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